Bulli o cyberbulli, vittima un adolescente su due. I contesti? Scuola, sport e parchi

Dalla ricerca di Terre des Hommes allarme in Lombardia, dove solo una minoranza dei ragazzi sostiene di avere ricevuto un aiuto. Uno su 7 ha paura

Bullismo, un fenomeno agghiacciante fin dalla prima infanzia

Bullismo, un fenomeno agghiacciante fin dalla prima infanzia

Un adolescente su 2 ha subito atti di bullismo, 7 ragazzi su 10 non si sentono al sicuro quando sono sul web e per il 68% la minaccia più temuta è il cyberbullismo, seguito dal revenge porn (60%), il furto di identità (40,6%), lo stalking (35%). L’88% dei ragazzi dichiara di sentirsi solo o molto solo, l’anno scorso era il 93%, e chiede supporto psicologico e più attenzione alla salute mentale. Sono alcuni dei dati raccolti dall’Osservatorio Indifesa 2021 realizzato da Terre des Hommes e OneDay, con l’aiuto di ScuolaZoo e delle sue community, che ha coinvolto più di 1700 ragazzi e ragazze dai 14 ai 26 anni in tutta Italia. 

Bullismo e cyberbullismo sono tra i principali rischi percepiti dagli adolescenti. I commenti raccolti dalla survey denunciano anche il profondo dolore provato da ragazzi e ragazze per discriminazioni a causa dell’orientamento sessuale, offese razziste, bodyshaming, atti di denigrazione, violenza e incitazione al suicidio. Le giovani generazioni sono molto consapevoli dei pericoli del web: ben 7 su 10 dichiarano di non sentirsi al sicuro quando navigano in rete. 

A preoccuparli maggiormente è proprio il rischio di cyberbullismo (68,8%) seguito da revenge porn (60%) furto di identità (40,6%) e stalking (35%) ma anche l’alienazione dalla vita reale (32,4%) con la creazione di modelli e standard irraggiungibili, è fonte di enorme frustrazione. Al di fuori degli schermi virtuali, invece, il 50% degli adolescenti dice di aver paura di subire violenza psicologica e bullismo (44%). Emerge chiaramente anche il fortissimo disagio psicologico causato, o esasperato, dai due anni di pandemia. 

Il 37,5% degli intervistati teme l’isolamento sociale e il 35% ha paura di soffrire di depressione, il 22% di solitudine. L’88% dei partecipanti al sondaggio afferma di sentirsi solo o molto solo (un dato in linea con quello espresso l’anno scorso quando la percentuale registrata era del 93%). Tra le cause della solitudine il 31% dice di non sentirsi ascoltato in famiglia e il 30% non si sente amato, mentre il 29,2% non frequenta luoghi di aggregazione.

Analizzando più nel dettaglio i dati della Lombardia, il numero di ragazzi e ragazze che dichiara di essere vittima di bullismo è sostanzialmente in linea con il dato nazionale, lo dichiara il 51%. Mentre cala leggermente la percentuale di adolescenti che ritiene il Cyberbullismo la principale minaccia della rete. (66%, rispetto al 68,8% a livello nazionale). A preoccupare i ragazzi e le ragazze lombarde sono anche il revenge porn (60%), il furto di identità (40,7%), l’alienazione dalla vita reale (39%) e lo stalking (35%). 

Al di fuori degli schermi virtuali, invece, il 47,6% degli adolescenti dice di aver paura di subire violenza psicologica e bullismo (41%). Sebbene in leggero calo rispetto al dato nazionale, anche a livello regionale emerge con chiarezza il forte disagio psicologico provato dai più giovani, causato, o esasperato, dai due anni di pandemia. Il 45,8% degli intervistati teme l’isolamento sociale, il 36,6% ha paura di soffrire di depressione, il 24,3% di solitudine. 

In Lombardia è praticamente invariata, rispetto al numero nazionale, la percentuale di adolescenti che dichiara di sentirsi solo, o molto solo (lo afferma l’88%). Tra le cause della solitudine il 33% dice di non frequentare luoghi di aggregazione, il 28% non si sente amato e il 27,7% non ha interessi comuni ai coetanei.

I principali luoghi dove ragazzi e ragazze subiscono bullismo sono la scuola, l’ambiente sportivo e gli spazi pubblici (le vicinanze della scuola, parchi, piazze cittadine, in strada). Solo una minima parte dei ragazzi e delle ragazze vittime di bullismo è stato aiutato: su 11.394 risposte, solo 2.995 hanno ricevuto una forma di aiuto, che principalmente proviene dai genitori, da amici, insegnanti, psicologi della scuola e allenatori sportivi..