Milano, allarme strade groviera e "trappole"

L’asfalto si sgretola sia in centro che in periferia. Le buche procurano danni ai taxi e anche alle auto dei turisti che dicono: "Questa è l’Italia"

Buche in strada a Milano

Buche in strada a Milano

Milano, 23 dicembre 2019 -  Quando la strada si riempie di "crateri lunari". Numerose buche si sono formate la scorsa settimana a seguito della pioggia incessante che si è abbattuta in città. A farne le spese, in termini di danni alle proprie automobili, sia giovani forestieri che driver professionisti.

Il caso più clamoroso si è verificato sotto i nostri occhi ieri pomeriggio, in via Cenisio. All’angolo con via Fratelli Induno il maltempo ha sgretolato l’asfalto, creando due "voragini" poste a una distanza di pochi metri l’una dall’altra. La prima, per misurando dieci centimetri di profondità, è la più vasta e, come tale, più visibile dagli automobilisti che facendo lo slalom riescono ad evitare di finirci dentro. Scampato un pericolo se ne presenta però un altro, a brevissima distanza. È il più piccolo fra i due avvallamenti ad essere più pericoloso: sia perché è più profondo, misurando (metro alla mano) 14 centimetri, che in quanto difetta di visibilità. Se ne sono accorti troppo tardi quattro turisti dalla Svizzera a bordo di una Clio rosso fiammante che ieri, attorno alle 14, viaggiavano in direzione Cimitero Monumentale. In diretta abbiamo assistito alla foratura dello pneumatico anteriore destro. Appena sceso l’unico ragazzo della compagnia si è lasciato sfuggire un commento stizzito: "That’s Italy", "questa è l’Italia". "Siamo venuti da Losanna per concederci una vacanza a Milano. Strade colabrodo? In Svizzera non esistono. Francamente è la prima volta che devo affrontare il problema della foratura della ruota" spiega Sarah, in compagnia di due amiche e del ragazzo. C’è da crederle: così poco abituata ad affrontare una situazione simile che la sua auto non ha neppure il ruotino di scorta e, incerta sul da farsi, ha chiesto a noi di chiamare la sua assicurazione.

Via Pagano, angolo via Canova, è invece la "dannazione" dei tassisti. Una buca di pochi centimetri formatasi a ridosso dei binari si è trasformato in una "ghigliottina" per pneumatici lo scorso weekend. "In quel punto due miei colleghi, tra venerdì e sabato notte, hanno squarciato una gomma" spiega un tassista dello 02.8585. "L’emergenza buche è un problema per tanti motivi. Ci sono i danni economici causati dalla rottura di pneumatici, cerchi, ammortizzatori e pompe dell’olio. Il dissesto del manto stradale può causare incidenti e mettere a rischio l’incolumità propria o altrui. E si tramutano in un elemento distraente durante la guida, nel senso che costringe ogni persona al volante, anche quando piove o è buio, a guardare l’asfalto oltre che a badare alla circolazione". La soluzione? "Non rattoppi temporanei ma una manutenzione a regola d’arte perché non è possibile che ogni volta che piove ci ritroviamo le strade groviera" dice il tassista. Il pavé? "Sarebbe il caso di toglierlo dove non serve".

In piazzale Piola una cavità si è formata lungo le strisce pedonali, lasciando basiti i pedoni in attraversamento. In piazzale Corvetto, al centro della carreggiata, una fessura profonda qualche centimetro rivela il fondo originale di sanpietrini. Nella vicina viale Bacchiglione invece un cedimento al centro della carreggiata ha costretto una squadra del Nucleo Intervento Rapido del Comune di Milano a sistemare due cavalletti con relativo restringimento della carreggiata e rallentamento del traffico, già "impazzito" per lo shopping natalizio.

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