Bresso, il costo del gas "svuota" la piscina: gara deserta, cercasi gestore

L’impianto comunale è chiuso da dicembre 2021. Nulla di fatto anche per il secondo bando

Piscina “Paolo Foglia”, nessuna società ha deciso di partecipare al bando

Piscina “Paolo Foglia”, nessuna società ha deciso di partecipare al bando

Bresso (Milano) - Alla piscina comunale "Paolo Foglia" ancora vasche senz’acqua e palestre vuote. È andata, infatti, deserta anche la seconda gara per la gestione dell’impianto natatorio di via Luigi Strada: come per la prima dello scorso febbraio, nessuna società ha deciso di partecipare al bando, che scadeva lunedì 5 settembre.

A tutti gli effetti, le porte della "Paolo Foglia" restano chiuse, come lo sono dalla fine del dicembre 2021, dopo il fallimento della società di gestione "Gestisport". Nessuna proposta delle aziende del settore è così giunta al municipio di via Roma 25, per poter rilanciare le attività ormai ferme da oltre 8 mesi, facendo svanire le speranze di una possibile riapertura tra novembre e dicembre.

Eppure, le condizioni per la concessione dell’intero impianto, per 15 anni e fino al 2037, erano vantaggiose ma gli altissimi costi delle risorse energetiche negli ultimi mesi sembrano rendere davvero difficile ogni tipo sia di riapertura che di gestione delle 4 vasche e delle 3 palestre: "Crediamo che sia proprio il rapido aumento del costo del gas la principale causa che impedisca agli operatori di farsi avanti, in quanto sarebbero in perdita - spiega il sindaco di Bresso, Simone Cairo -. Siamo dispiaciuti di non poter riaprire, anche parzialmente, la nostra piscina, che è un patrimonio della città".

Il Comune di Bresso aveva messo in campo, nella pubblicazione del bando, alcune azioni per "sgravare" diversi costi per la nuova gestione come, per esempio, farsi carico del mutuo del precedente ampliamento della struttura e investire 400mila euro per renderla più efficiente dal punto di vista energetico. Senza dimenticare i canoni di gestione ribassati per i primi 5 anni: "A breve valuteremo se possiamo intraprendere ulteriori azioni per far riaprire la piscina - conclude Cairo -.

Comunque, rimane il rilievo che, con un eccessivo costo dell’energia e del gas e senza rilevanti agevolazioni agli operatori economici da parte dello Stato, le piscine sono destinate a essere in forte sofferenza economica".

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