Metrò 5 a Bresso, c’è la svolta: pronti i primi 15 milioni

Fondi per avviare il cantiere preliminare. Il viceministro Buffagni esulta: "Opera fondamentale"

Stefano Buffagni, viceministro dello Sviluppo economico

Stefano Buffagni, viceministro dello Sviluppo economico

Bresso (Milano), 21 ottobre 2020 - Nel 2016 l’allora consigliere regionale grillino Stefano Buffagni era stato preso per visionario quando propose e ottenne il via libera a uno studio di fattibilità per il raddoppio della linea 5 della metropolitana, con una variante in grado di collegare la stazione di Bignami a Bresso, Cusano e ai quartieri Nord di Cinisello. Oggi, da viceministro allo Sviluppo economico, torna a Bresso con un provvedimento da ben 15 milioni che dà corpo e sostanza alla sua proposta e consentirà l’avvio immediato del primo cantiere.

Da promessa politica, lo sbinamento della metropolitana lilla diventa realtà. "In accordo con il ministro alle Infrastrutture, siamo pronti a inserire nella manovra di bilancio lo stanziamento necessario a coprire il costo di costruzione del cosiddetto manufatto di bivio – spiega il viceministro Buffagni –. Si tratta di un’opera fondamentale per dare corso al resto del progetto. Se infatti quest’opera non fosse realizzata in contemporanea con il cantiere per il prolungamento della linea verso Monza, poi sarebbe molto difficile prevederla in futuro". Secondo i tecnici di MM l’intervento deve avvenire insieme allo scavo della galleria principale, già finanziata e pronta a partire entro due o tre anni. Per realizzare l’operazione in un secondo momento si dovrebbe invece bloccare la metropolitana almeno 2 anni per consentire le demolizioni e la costruzione della doppia galleria.

"Questo risultato è la dimostrazione che quando gli obiettivi vengono perseguiti con convinzione, si riesce a portarli a casa. L’idea di una metropolitana che attraverso Bresso e Cusano è giusta ed è importante perseguirla perché migliorerà la qualità della vita in questi due Comuni". La costruzione del manufatto ha una durata stimata di circa 26 mesi e non comporta un allungamento dei tempi di realizzazione dell’intero prolungamento verso Monza, pari a 5 anni e mezzo. Sarà costruito con metodo di scavo a cielo aperto e per fasi successive per ridurre le interferenze con la viabilità. Sebbene quest’opera rappresenti un punto fondamentale per il futuro del ramo bressese della M5, c’è ancora molto lavoro da fare.

Regione Lombardia e Governo devono reperire i fondi necessari alla costruzione dell’intera galleria che dovrebbe toccare Bresso (lungo via Grandi), la periferia di Cusano, per attestarsi a Nord di Cinisello, a ridosso del quartiere di Sant’Eusebio. Si parla di almeno 500 milioni di euro. Non è nemmeno escluso che la concretizzazione dello sbinamento della M5 possa modificare in corso d’opera le sorti della riqualificazione della tranvia Milano-Desio-Seregno, progetto finanziato con oltre 100 milioni di euro e fermo al palo a 7 anni. Proprio in queste settimane si stanno discutendo gli ultimi dettagli per l’avvio del cantiere entro la primavera prossima, ma sta crescendo il fronte politico di chi ritiene superata quest’opera, con alcuni sindaci del Nord Milano in testa.  

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