Bresso, i comitati anti-vasca pronti alla mobilitazione

A Bresso domani si torna a protestare contro la costruzione. dell’invaso artificiale da 250mila metri cubici nel Parco Nord.

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di Giuseppe Nava

I comitati "anti-vasca" sono pronti alla mobilitazione; domani, dalle 18, torneranno a far sentire la loro voce contro la costruzione dell’invaso artificiale da 250mila metri cubici nel Parco Nord. Come in passato; ma questa volta con la cantierizzazione dell’area verde, tra la sponda destra del Seveso, il cimitero di Bruzzano e via Aldo Moro, avviata da alcuni giorni; nei fatti, i tecnici e gli operai stanno concludendo la sistemazione delle reti "perimetrali" dell’intero spazio, dove sarà scavata la vasca, profonda 10 metri, e dove saranno sistemati gli impianti idraulici, in grado di farvi entrare e uscire le acque del Seveso. Il ritrovo per i manifestanti dei vari comitati è all’incrocio tra le vie Ornato, del Regno Italico e Aldo Moro, al confine tra Bresso e Milano; insieme si sposteranno in via Papa Giovanni XXIII all’altezza del civico 43, dove troveranno i bressesi che abitano soprattutto nel Supercondominio e che si sono riuniti nel Comitato "No Vasca".

Il colorato presidio si terrà qui, entrando nel limitrofo parco pubblico; oltre la passerella ciclopedonale sul Seveso, la vasca è progettata a pochi metri: "Siamo pronti a manifestare - precisa Matilde Minella, portavoce del "No Vasca" -. Invito tutti i bressesi e i milanesi a partecipare al nostro presidio. Tuteliamo il bosco da 4 ettari, che sarà tagliato per far posto alla vasca di laminazione, e proteggiamo la salute di tutti noi, che ci ritroveremo un invaso con le acque sporche del Seveso sotto le finestre delle nostre case".

La battaglia legale non si ferma; il "No Vasca" ha deciso di impugnare la bocciatura, da parte del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, della sua richiesta cautelare di sospensiva dei lavori per la vasca, poco più di una settimana fa. Il ricorso sarà depositato a breve allo stesso Tribunale delle Acque. Altri 4 ricorsi sarancenda interviene anche Bruxelles. Pochi giorni fa, la presidente della Commissione per le petizioni del Parlamento Europeo, Dolors Montserrat, ha scritto una lettera a Regione Lombardia per richiedere un riscontro e dei chiarimenti, che tengano conto delle criticità del progetto della vasca e delle preoccupazioni espresse dai firmatari della petizione numero 1053 del 2016. Si tratta della seconda missiva: la prima, spedita sempre alla giunta del Pirellone, il 30 ottobre 2017, non ha avuto alcuna risposta.

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