Soldi della Lega, la Cassazione: "No a nuovo processo per i Bossi"

Confermata invece la condanna inflitta in Appello all'ex tesoriere del carroccio Francesco Belsito

Renzo Bossi in tribunale a Milano

Renzo Bossi in tribunale a Milano

Milano, 11 settembre 2019 - La Cassazione ha confermato la sentenza di non luogo a procedere per l'ex leader della Lega, Umberto Bossi, e per suo figlio Renzo nell'ambito del filone milanese del procedimento sui fondi del Carroccio. Per l'ex segretario della Lega e suo figlio non ci sarà dunque alcun nuovo processo, dopo che la Suprema Corte ha respinto il ricorso della Procura di Milano, che chiedeva di estendere anche ai due Bossi la querela presentata dal leader della Lega Matteo Salvini nei confronti del solo ex tesoriere Belsito, accusato di appropriazione indebita in merito alla vicenda della truffa elettorale. 

La Cassazione respingendo il ricorso della Procura milanese ha fatto sì che non ci sia alcun nuovo processo per il Senatur e suo figlio. "E' una pronuncia secondo le previsioni - ha commentato Domenico Mariani, legale di Umberto Bossi- Una pronuncia che ci aspettavamo perché era manifestamente infondata in punto di diritto la questione sollevata dalla Procura di Milano.

La Cassazione ha invece confermato la condanna inflitta in Appello all'ex tesoriere della Lega, Francesco Belsito, nell'ambito del filone milanese riguardante il procedimento per i fondi del Carroccio. Belsito, che è accusato di appropriazione indebita su querela avanzata dal segretario della Lega Matteo Salvini, era stato condannato a un anno e otto mesi di reclusione, con pena sospesa, dalla Corte di Appello di Milano il 23 gennaio scorso. Oggi la Suprema Corte ha respinto il ricorso di Belsito contro la condanna.

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