Rimborsi al Pirellone, pm chiede condanna per Renzo Bossi e Nicole Minetti

L'accusa è di peculato. Chiesti quattro anni per l'ex presidente del Consiglio regionale Davide Boni, accusato anche di truffa

Nicole Minetti e Renzo Bossi (Newpress)

Nicole Minetti e Renzo Bossi (Newpress)

Milano, 8 marzo 2017 - Il pm di Milano Paolo Filippini ha chiesto la condanna a due anni e dieci mesi di carcere per Renzo Bossi e a due anni e due mesi per Nicole Minetti nell'ambito del processo sulle presunte 'spese pazze' effettuate dai consiglieri lombardi. L'accusa per loro è di peculato, perché avrebbero utilizzato soldi pubblici per spese non connesse all'attività istituzionale.

La consigliera avrebbe pagato con soldi pubblici destinati all'attività politica cene e consumazioni in locali alla moda, mentre al 'Trota' vengono contestate spese per anche per spazzolini e cocktail. Quattro gli anni chiesti invece per il leghista Davide Boni, ex presidente del Consiglio regionale, accusato oltre che di peculato anche di truffa, in quanto secondo la Procura avrebbe fatto passare per consulente il suo autista personale. La pena più pesante, sei anni di carcere, è stata però chiesta per Stefano Galli, ex capogruppo del Carroccio. 

Nel complesso, il pubblico ministero ha chiesto 56 condanne e un'assoluzione. Quest'ultima riguarda l'ex assessore del Pdl Massimo Ponzoni, accusato di peculato. 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro