Milano, borseggio libero e ladre ancora impunite

Finta turista in piazza Scala. Apre gli zaini e quando viene scoperta recita: hai una sigaretta?

La borseggiatrice in azione immortalata dal nostro fotografo nel centro di Milano

La borseggiatrice in azione immortalata dal nostro fotografo nel centro di Milano

Milano, 13 giugno 2018 - Lunghi capelli castani raccolti in una coda. Al collo una sciarpa leggera. A cosa serve? Non per coprirsi, in un giorno di sole, ma per nascondere la mano che apre uno zaino. Per derubare il malcapitato di turno senza dare nell’occhio. Abbiamo immortalato la borseggiatrice lunedì pomeriggio in piazza Scala.

La sua tecnica? Gravitare per un paio d’ore tra il teatro, le stradine adiacenti e il monumento di Leonardo, puntando potenziali prede. Generalmente turisti, di qualsiasi età. La fascia oraria che predilige è tra le 16.30 e le 18, quando i turisti si dirigono verso pullman o fermate di mezzi pubblici per fare rientro in hotel dopo una giornata trascorsa a spasso per il centro storico. Perché più alta è la probabilità che si accorgano del furto quando ormai sono lontani dalla piazza. E quando ormai la ladra si è volatilizzata. I bersagli prediletti? Non c’è una tipologia specifica. Dipende tutto dalla circostanza: la posizione della persona e della borsa che ha con sé, la concentrazione di gente attorno, il grado di distrazione della “preda”. La borseggiatrice osserva, valuta tutto il pochi secondi. E agisce. Come fosse una passante tra tante, mescolandosi alla folla. Lunedì ha puntato una coppia di anziani e l’ha seguita lungo l’attraversamento pedonale di piazza Scala. Poi, con mossa fulminea, e con la mano coperta dalla sciarpa, ha aperto la zip dello zaino indossato da lei. Dopo è sparita, inghiottita dalla folla (supponiamo con il bottino in mano).

Altra vittima, una donna, sempre con uno zaino sulla schiena. Stavolta alla ladra è andata male, perché la signora si è accorta della sua presenza voltandosi di scatto. Ma la borseggiatrice ha sollevato il braccio e ha fatto finta di salutare qualcuno, come se nulla fosse. Una scena da attrice consumata. Poi, sotto la statua di Leonardo, ha attirato la sua attenzione una giovane ragazza seduta, con la borsetta appoggiata alle sue spalle e il gancio di apertura bene in vista. La ladra le si è seduta accanto e ha cercato di aprirlo. Ma la ragazza se n’è accorta. E la borseggiatrice anche questa volta non si è persa d’animo: "Scusa, hai una sigaretta?". E l’ha avuta. Nessuno ha lanciato l’allarme.

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