Boom di Pmi che si quotano In 5 anni 146 Ipo

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Anche le piccole e medie imprese puntano alla Borsa, con un boom di quotazioni sintomo di una vivacità dei mercati in una fase di pandemia e crisi globale.

Il mercato Euronext Growth Milan, segmento calibrato sulle “piccole“, ha visto una crescita senza precedenti nel quinquennio 2017-2021 con 146 Ipo, primo passo della quotazione, di cui circa l’80% rappresentato da Pmi, sulla spinta di provvedimenti legislativi "illuminati", come il credito d’imposta sui costi di quotazione e il lancio dei Pir. Oggi le società quotate sono 176 per una capitalizzazione complessiva di 11,4 miliardi di euro. L’introduzione del Bonus Ipo, secondo gli operatori, ha alimentato un circolo virtuoso e ha rappresentato un passo importante nella cultura del mercato dei capitali in Italia con effetti positivi su occupazione e Pil, contribuendo a colmare l’enorme divario tra la Piazza finanziaria nazionale e quella di altri Paesi: oggi anche la Borsa Italiana ha un mercato dei capitali per le Pmi di livello europeo.

"La quotazione in Borsa non è solo un’operazione di finanza straordinaria ma una strategia di crescita per le imprese volta a favorire lo sviluppo dimensionale e industriale, una modalità nuova per raccogliere capitale e favorire il finanziamento di progetti", spiega Anna Lambiase, che da vent’anni traghetta le Pmi verso piazza Affari, autrice del libro “La quotazione in Borsa delle PMI - Esperienze imprenditoriali di successo su Euronext Growth Milan“ (Franco Angeli Editore). "L’Ipo si dimostra strumento che trasforma le Pmi in piccole multinazionali, leva strategica per aumentare la competitività e valorizzare il capitale".

A.G.

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