A Milano è boom di nuovi poveri dopo il Covid

Il 51% di coloro che prima non avevano mai chiesto aiuto è donna. Tanti i giovani

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Milano - La pandemia ha amplificato la povertà e creato "nuovi poveri". A dirlo è un dossier di Caritas. Quasi due milioni le persone che nei dodici mesi scorsi si sono rivolte ai 6.780 servizi della Caritas Italiana, dislocati nelle 193 diocesi: il 44 per cento prima del Covid non aveva mai bussato e chiesto aiuto, non aveva problemi a pagare le bollette, metteva in tavola tre pasti al giorno. Ieri a ricordare l’emergenza in corso è stato anche Papa Francesco, durante l’Angelus: "La pandemia di Covid ha aumentato il numero dei bisognosi, imponendo a tutti la necessità di chiedersi se si ha nei loro confronti una vera compassione. Sono tanti i bisognosi, e dopo la pandemia ancora di più".

I nuovi poveri - dai dati Caritas – sono soprattutto italiani (46,6%), in quattro casi su dieci disoccupati ma c’è anche una quota consistente di lavoratori (25,8%) e di pensionati (18,5%). La maggior parte vive in affitto (41%) e solo uno su dieci ha una casa di proprietà. L’81% si è rivolto alla Caritas perché con la pandemia si è riscoperto in "fragilità economica".

Il 51% dei nuovi poveri è donna. Tra loro il 75% ha almeno un figlio e oltre un terzo è disoccupata. Proprio la genitorialità, che riguarda 91 mila persone delle oltre 211 mila del campione, è uno dei fattori che contribuisce all’impoverimento se non si ha una rete familiare di sostegno. Tra i giovani dai 18 ai 34 anni, il valore medio dei nuovi poveri raggiunge il 57,7%.

Sono soprattutto i ragazzi e ragazze in cerca della prima occupazione (48,3%) a bussare - non senza difficoltà - alla Caritas. Tra loro c’è chi aveva un lavoro (23,3%) ma era precario ed è andato in fumo proprio a causa della pandemia. Nei primi otto mesi del 2021 ci sono stati segnali incoraggianti di ripresa, ma c’è ancora un 37 per cento di nuovi poveri. Oltre ai "nuovi poveri", sale anche la quota dei "cronici", cioè coloro che da tempo usufruiscono dei servizi Caritas e che non riescono ancora ad essere autonomi e a lasciarsi la crisi alle spalle.

 

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