Bollettino Covid: calano i contagi, a Milano sotto quota mille

Il maggior numero di positivi sempre nel capoluogo lombardo. Seguono Monza, Bergamo e Brescia

Shopping natalizio ai tempi del Covid in corso Vittorio Emanuele

Shopping natalizio ai tempi del Covid in corso Vittorio Emanuele

Milano, 30 novembre 2020 - Ancora in calo i contagi da Coronavirus a Milano e provincia: nelle ultime 24 ore ne sono stati regsitrati 940, di cui 345 nella città capoluogo. Ieri erano rispettivamente 973 e 386.

Bollettino Covid in Lombardia

Numeri in calo anche per l'intera Lombardia, che conta 1.929 nuovi positivi su 16.987 tamponi effettuati. Domenica, invece, il dato era stato di 3.203 nuovi contagi su 28.434 tamponi. Ancora alto il numero dei decessi: sono 208 (domenica erano stati 135), per un totale dall'inizio della pandemia di 21.855 morti ufficiali. Dati incoraggianti arrivano dagli ospedali: nelle ultime 24 ore il numero dei ricoveri  è aumentato di 33 unità, portando il totale a 7.433 (ieri erano 7.400). E' diminuito, invece, il numero dei ricoveri nei reparti di terapia intensiva: uno in meno nelle ultime 24 ore, per un totale di 906. Continua a crescere il numero dei guariti/dimessi, ora arrivato a 260.528: sono 8.940. Prima per nuovi contagi anche oggi la provincia di Milano. Al secondo posto Monza e Brianza con 332, seguita da Brescia con 122 e Bergamo con 102. Sotto la soglia dei cento casi giornalieri le altre province. Incremento di 94 a Varese, di 92 a Lecco. Aumento di 64 a Pavia e di 50 a Cremona. Como cresce di 33, Sondrio di 27, Lodi di 16. Aumento a una cifra a Mantova

Coronavirus, i dati di lunedì 30 novembre
Coronavirus, i dati di lunedì 30 novembre

Bollettino Covid Italia lunedì 30 novembre / Pdf

In base al bollettino quotidiano sull'andamento dell'emergenza coronavirus, emesso dal Ministero della Salute e dall'Istituto Superiore della Sanità, sono 16.337 i nuovi casi di Coronavirus in Italia, 4.311 in meno rispetto a quelli fatti registrare ieri, quando furono 20.648. Un netto miglioramento da ascrivere però soprattutto alla sensibile diminuzione di tamponi effettuati nelle ultime 24 ore (130.524 contro 176.934 di ieri). Ancora altissimo, invece, il numero delle vittime, che nelle ultime 24 ore sono 672, per un totale da inizio pandemia di 55.576. Attualmente i positivi scendono a 788.471 (17.300 meno di ieri, quando erano 795.771), 751.540 dei quali in isolamento domiciliare. I ricoverati in ospedale sono 33.187 (308 in più rispetto a 24 ore fa), 3.744 dei quali in terapia intensiva, con 9 posti occupati in meno rispetto a ieri. A livello regionale, non è piu' la Lombardia la zona d'Italia più colpita ma l'Emilia Romagna seguita dal Veneto. La Lombardia è però la regione con il maggior numero di positivi (125.408), seguita dalla Campania (104.527) e dal Lazio (90.201). 7.433 i ricoverati in Lombardia, seguita da Piemonte 4.737 e Lazio 3.384, che sono anche le tre regioni che hanno il maggior numero di posti in terapia intensiva occupati. Le regioni che vanno meglio sono la Valle D'Aosta, con solo 47 nuovi casi e il Molise con solo 62 ricoverati.

Shopping e polemiche

Voglia di normalità, dunque, con tante persone che nel primo giorno da zona arancione si sono riversate in strada per lo shopping natalizio. Un comportamento per certi versi atteso ma non per questo esente da critiche, a partire da quelle dell'infettivologo del Sacco Massimo Galli che ha nuovamente esortato a non abbandonare le precauzioni.:C' 'è ancora moltissimo virus che circola e appena ottenuto l'accenno di un risultato non si puo' pensare ad una situazione di 'liberi tutti', l'abbiamo gia' vissuta questa esperienza, ha ammonito l'esperto. E' sconcertante che le persone stentino a comprendere la gravità della situazione e che molto dipenda dai nostri comportamenti che devono essere virtuosi", ha rincarato la dose la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, a 24Mattino su Radio 24. Commentando gli assembramenti visti in molte città per lo shopping natalizio, l'esperto ha avvertito che "abbiamo ancora moltissimo virus che circola". Troppo, in tutto il Paese, "per pensare di tornare a un liberi tutti appena avuto un accenno di risultato" dalle restrizioni disposte contro la seconda ondata. Più comprensivo il ministro Francesco Boccia: "E' inevitabile che quando si riaprono attività commerciali ci sia la voglia di tornare in giro, è naturale la reazione, ma quello che non può essere naturale è non rispettare le regole".

Attesa per il Dpcm Natale

Ma l'attenzione di tutti è già rivolta al 3 dicembre, quando il Governo dovrà varare l'atteso Dpcm Natale con le norme per le feste, dal cenone agli spostamenti fra regioni. L'intenzione del Governo è di mantenere il coprifuoco; di tenere chiusi tutti i ristoranti a Natale, Santo Stefano, San Silvestro, Capodanno, Epifania; di non consentire il turno serale neppure nelle zone gialle per tutto il mese di dicembre; di lasciare più spazio solo allo shopping prenatalizio. Il dilemma ristoranti andrà sciolto contemporaneamente agli altri nodi delle festività: mobilità tra regioni e spostamento congiunti. Le ultime indiscrezioni parlano di un blocco degli spostamenti tra regioni dal 20 dicembre fino all'Epifania. Occhi puntati però sulle possibili deroghe: il governo, domani, dovrà decidere le modalità con le quali concedere l'eventuale ritorno a casa dai genitori anziani. Per quanto riguarda i coniugi dovrebbe essere concesso il ricongiungimento, esteso anche alle coppie conviventi.

Vaccino, i dubbi di Pregliasco

Intanto Frabrizio Pregliasco, virologo dell'Università di Milano, avanza alcuni dubbi sui vaccini anti-Covid sviluppati da alcune aziende. "Ci sono dei punti da chiarire ha detto perché finora sono state divulgate informazioni incomplete". In particolare, Pregliasco si concentra sulla contagiosità o meno dei soggetti vaccinati: "Manca la conferma del fatto che questi candidati vaccini, oltre ad evitare la malattia da SarsCov2 nei soggetti vaccinati, evitino anche che l'infezione possa comunque svilupparsi nel soggetto vaccinato e che quest'ultimo, pur non avendo sviluppato malattia ed essendo asintomatico, possa essere contagioso".

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