Blocco sciolto dagli agenti "Torneremo"

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Fine settimana infuocato, inizio settimana pure: due blocchi in sequenza davanti al polo logistico Akno dei lavoratori ex Lgd, l’ultimo sciolto ieri mattina poco prima delle otto, dopo l’intervento delle forze dell’ordine. C’è da giurarlo, non è finita. E proclami di battaglia rimbalzano dalle pagine dei Si Cobas, sigla dei manifestanti: "Ci cacciano, ma torneremo. La battaglia non si ferma, i licenziati devono riavere il loro posto di lavoro".

Riesce ormai difficile quantificare il numero di presidi con blocco ai cancelli organizzati, a partire dalla fine di agosto, dai facchini e dai lavoratori della cooperativa Lgd, braccio logistico di Brivio e Viganò. In una prima fase si manifestò in segno di protesta contro presunte irregolarità nelle buste paga (accusa sempre respinta dall’azienda). In settembre arrivarono provvedimenti disciplinari e infine i 40 licenziamenti. Da allora, a intermittenza, è stato assedio. A Truccazzano, dove l’azienda ha base al polo logistico Akno di Cavaione, a Pozzuolo, dove c’è la sede di Brivio, e a Vimodrone, davanti a un magazzino Unes (fra i committenti della coop). L’ultimo blocco dell’anno si era tenuto il 30 dicembre, le proteste erano ricominciate il 2 gennaio. Sabato scorso nuovo presidio notturno, per una quarantina di persone. Dopo nove ore di blocco l’intervento delle forze dell’ordine, che hanno rimosso i manifestanti “di peso“ per consentire la ripresa delle attività aziendali.

Non era finita. Il picchetto, di una ventina di persone, è ripreso domenica sera e si è sciolto di prima mattina.

Per Lgd licenziamenti "unica strada possibile" dopo decine e decine di "blocchi illegali" dell’attività, con gravi ripercussioni anche economiche per l’azienda.

Monica Autunno

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