Magenta, blitz nell’edificio dismesso di via Bachelet

Operazione dei carabinieri per evitare che qualcuno si faccia male: l’area è a rischio crollo e zeppa di materiali di scarto e vetro

Migration

MAGENTA

di Graziano Masperi

Anche i carabinieri sono entrati a controllare l’edificio abbandonato di via Bachelet. Lo aveva già fatto la Polizia locale di Magenta a scopo preventivo. Nessun reato, né tanto meno furto di carburante nel vicino deposito dei pullman come si pensava. Semplicemente si vuole evitare che accada qualcosa perché farsi male all’interno di quell’area è facilissimo. È a rischio crollo e zeppa di materiali di scarto e vetro. Ed è facilmente accessibile. L’altro giorno i militari della stazione di Magenta hanno eseguito un accurato sopralluogo in un vecchio stabile che da diversi anni è in stato di completo degrado. Non esistono recinzioni e si accede tranquillamente perché anche la porta di ingresso è stata demolita. L’interno dell’edificio di via Bachelet è un vero inferno di rifiuti e schifezze di ogni tipo. I recenti controlli non hanno avuto esito, nel senso che di giorno l’area è sgombra. Certo in altri orari qualcuno entra anche solo per vandalizzarla. Si trovano scritte ovunque, murales. Tempo fa c’erano avanzi di cibo che dimostravano come il luogo venisse utilizzato da qualche senzatetto.

L’esterno viene utilizzato anche da chi vuole liberarsi di rifiuti gettandoli tra la vegetazione che, tra qualche settimana, ricoprirà ogni cosa rendendo completamente invisibile l’edificio. I controlli dei carabinieriproseguiranno con l’intento di mettere quel posto, situato nella periferica zona industriale, in sicurezza e impedirne l’accesso. L’edificio di via Bachelet è soltanto uno dei tanti luoghi in stato di totale abbandono che esistono a Magenta. Nella frazione di Pontenuovo ci sono l’ex teatro e la ex mensa della Saffa. Nel primo caso la recinzione esterna è divelta in un tratto così da consentire il passaggio anche a dei bambini. L’interno è pericolante da decenni. Il secondo, la ex mensa, è ben visibile lungo la ex strada statale 11 e rappresenta un pugno in un occhio per la frazione magentina.

Da tempo il comitato, che riunisce i residenti, chiede un intervento deciso ma si tratta di proprietà private e l’iter è sempre difficoltoso. Oltre alla ex Saffa e alla ex Novaceta, le due più conosciute, esistono a Magenta il deposito della ex Atm in via Milano. Un ampio spazio abbandonato sotto gli occhi di tutti la cui destinazione futura è ancora ignota. E potremmo aggiungerci anche la ex casa di riposo Augusta Plodari e la ex Vincenziana. Non sono in totale degrado come i precedenti edifici, ma si tratta di luoghi abbandonati. La seconda, nota per avere ospitato i profughi dell’Africa Subsahariana è rimasta chiusa una volta terminata l’emergenza.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro