Blitz anti-spaccio della Mobile: terzo arresto per il nonno-pusher

A casa di Michele Bramante coca, 600 euro e bilancini L’83enne già preso nel 2019 con droga e pistole rubate

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Non c’è due senza tre. Per la terza volta in poco più di un anno, Michele Bramante, ribattezzato "nonno-pusher" per la sua età (ne ha appena compiuti 83), è stato arrestato dalla polizia. A inizio febbraio 2019, gli agenti del commissariato Porta Genova, che indagavano su un giro di spaccio in via Fleming, gli avevano trovato in casa, nascoste in un bocchettone per l’aerazione tra la cucina e il ballatoio, due pistole, una calibro 7.65 rubata in provincia di Milano e con il colpo in canna e una riproduzione di una calibro 8 priva del tappo rosso e già parzialmente modificata per l’uso di proiettili calibro 7.76. Venti giorni dopo, era toccato ai colleghi dell’Ufficio prevenzione generale della Questura, che avevano ammanettato Bramante per la detenzione di 100 grammi di cocaina, in bella vista sul tavolo. Finita? No, perché quindici mesi dopo il nativo di San Severo, in provincia di Foggia, con una sfilza di precedenti che vanno dal furto alla ricettazione, dal falso all’associazione a delinquere finalizzata allo smercio di stupefacenti, è tornato nuovamente nel mirino delle forze dell’ordine.

Sabato sera, gli uomini della Squadra mobile, coordinati dal dirigente Marco Calì, sono tornati in quell’appartamento di via Fleming, segnalato per il via vai di consumatori di droga. Dopo aver intercettato un cliente, che agli agenti ha mostrato la dose di cocaina appena acquistata per 40 euro, gli investigatori hanno bussato alla porta di Bramante, che, forse pensando che ci fosse un acquirente sul pianerottolo, si è fatto trovare con quattro involucri di coca tra le mani. Oltre alla droga, sono stati sequestrati anche 600 euro, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento.

N.P.

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