Black-out in via Padova, due ore in stallo

Alle 15.22 l’elettricità è saltata tra i civici 91 e 156. Negozi e uffici in blocco ma anche chi stava lavorando in smart da casa

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di Marianna Vazzana

Blackout di due ore nella zona di via Padova. Senza corrente sono rimaste centinaia di famiglie tra i civici 91, subito dopo il ponte della ferrovia, e 156, all’altezza di via Bengasi. “Buio“ anche in strade limitrofe come le vie Cavezzali, Mamiani e Piattoli. "Eravamo tutti preoccupati – racconta una signora ultraottantenne –, perché l’ascensore non funzionava e non sapevo come uscire di casa per la spesa. Temevo anche per i cibi conservati in frigorifero e in freezer. Per fortuna, prima di sera la corrente è tornata". Alle 17.27, per la precisione, tutti i palazzi erano “rialimentati“, a distanza di due ore dall’inizio del blackout (che risale alle 15.22). Disagi anche per i titolari di attività commerciali, per gli uffici e per chi lavorava da casa in smartworking. I tecnici di Unareti, la società che gestisce la distribuzione di energia elettrica e gas in città, sono entrati subito in azione con "manovre per rialimentare la rete". Ancora da accertare le cause del blackout: un’ipotesi è il sovraccarico della rete per via dei tanti condizionatori accesi viste le temperature bollenti di ieri (arrivate a 32 gradi). Ma non è da escludere un guasto a un cavo o a una giuntura.

Le massime anomale avevano già portato un mese fa a un picco di consumi elettrici e a primi blackout: segnalazioni erano arrivate dalla zona della Bicocca e dal pieno centro. Poi anche da via Melchiorre Gioia e da via Meda. La settimana scorsa, ancora mancanza di corrente nel centro storico, da via Dante al Castello, a causa però di un guasto in un cantiere per il rifacimento del pavè. Alcuni operai, inavvertitamente, avevano rotto un nodo centrale di distribuzione di energia elettrica. Un disagio amplificato dal fatto che fosse la prima giornata del Salone del Mobile. Anche in quel caso, Unareti era intervenuta subito.

Alla mente tornano le giornate di giugno 2021, quando la città era stata messa in ginocchio da continui blackout che avevano anche costretto alcuni ristoranti del centro a chiudere, in certe serate. Perché senza corrente.

Ma rispetto all’anno scorso, aveva già sottolineato Unareti, ci sono delle novità importanti: interventi di potenziamento già effettuati e, soprattutto, l'entrata in funzione, lo scorso maggio, della nuova cabina primaria (punto di immissione dell’energia) a Rozzano, da 15 milioni di euro, che libererà una potenza distribuita di circa 38 megawatt.

 

 

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