A Bisceglie sentinelle con WhatsApp

Un gruppo di 70 cittadini segnala i pericoli alla Polizia

Controllo di vicinato con lo smartphone

Controllo di vicinato con lo smartphone

Milano, 22 settembre 2018 - Un  gruppo di 70 cittadini, una chat in un gruppo WhatsApp, un po’ di spirito civico e un accordo con il vicino commissariato della Polizia di Stato. La «sicurezza partecipata» si può fare anche così. Ne è convinto il consigliere comunale del M5S Simone Sollazzo, che ieri mattina a Palazzo Marino ha presentato come un esempio virtuoso l’esperimento lanciato quattro mesi fa dal Comitato Bisceglie coordinato da Massimiliano Caravello, che spiega: «A Bisceglie il progetto è partito con la prima chat a metà maggio, con i residenti di due vie, via Lucca e via Viterbo. È un progetto che va bene e che in questi mesi ha portato alla segnalazione di una decina di situazioni potenzialmente pericolose al commissariato di Lorenteggio. Fondamentale è la corretta segmentazione del territorio. Non facciamo ronde, inoltriamo segnalazioni alle forze dell’ordine».

Iin pratica i 70 cittadini inseriti nel gruppo di WhatsApp segnalano situazioni potenzialmente pericolose, anche inviando foto nella chat. Caravello le vaglia con attenzione e invia al profilo WhatsApp del commissario di Polizia di Lorenteggio le segnalazioni che ritiene più fondate. A quel punto la palla passa agli uomini delle forze dell’ordine, che possono decidere di intervenire e controllare oppure non fare nulla perché la segnalazione non è abbastanza fondata. «Il M5S sostiene queste iniziative che, a costo zero, consentono di creare un nuovo rapporto tra forze dell’ordine e cittadini, che diventano sentinelle sul territorio», sottolinea il grillino Sollazzo, che subito dopo critica il fatto che «il Comune non abbia sottoscritto un protocollo sulla sicurezza partecipata lanciato lo scorso aprile dalla Prefettura».

L’esperimento del Comitato Bisceglie prende spunto da un’esperienza lanciata nel 2015 da un comitato cittadino di Buccinasco. Un esperimento illustrato dal consigliere del M5S nel Comune dell’hinterland milanese Alberto Schiavone: «A Buccinasco il progetto è stato attivato nel 2015 e ad oggi conta circa 700 persone iscritte. Il Comune è diviso in cinque zone e un gruppo dedicato ai negozianti: ognuno si iscrive in quella di appartenenza, in base al quartiere di residenza. È un progetto che funziona bene grazie alla piena sinergia e collaborazione con le forze dell’ordine».

 

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