Come un certificato medico può cambiare la vita a una persona. È accaduto a un’agente della polizia locale di Rozzano, Tiziana Izzo (foto), 43anni, che vive nella vicina Binasco. È andata dal medico perché accusava dei disturbi e la diagnosi è stata: "Insonnia, agitazione e distimia in relazione a situazione lavorativa in essere". Dunque è stata certificata la presenza di una depressione cronica più lieve nei sintomi, ma prolungata nel tempo, la distimia appunto. Un problema grave per una persona che ha in dotazione un’arma e potrebbe essere pericolosa per sé e gli altri. Per evitare che questo accadesse, i carabinieri sono arrivati sotto casa della donna e si sono fatti consegnare la pistola dopo aver firmato un "verbale di consegna volontaria dell’arma in dotazione". Di conseguenza l’agente non ha più potuto uscire in pattuglia. Per ritornare a poter svolgere il suo lavoro, Izzo che che ha avuto alcuni procedimenti disciplinari ed è assistita dall’avvocato Alberto Marelli, si è dapprima rivolta a un medico legale secondo il quale i sintomi descritti dal collega sarebbero da riferire a "un particolare momento di difficoltà sul lavoro, ma la signora si trova in uno stato psicofisico buono, idoneo a riprendere il lavoro". Anche gli specialisti del dipartimento di salute mentale dell’ospedale Santi Paolo e Carlo di Milano che hanno visitato e sottoposto la donna a diversi test, hanno ritenuto che non ci fossero "fattori di rischio psicopatologico pregressi importanti". In ultimo pure la commissione medica di verifica di Milano si è espressa sullo stato di salute dell’agente e ha ritenuto che "non presenta segni di psicopatologia né tratti psicologici disfunzionali". Ma la prima diagnosi rimane quella che vale.
Manuela Marziani
Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro