Bimba morta a Milano: "Diana era deperita e non camminava. La madre era cambiata"

Il farmacista di Ponte Lambro conosce Alessia Pifferi da 22 anni: parla poco, ma non ha mai dato segno di avere dei problemi

"Lavoro qui da 22 anni e conosco Alessia Pifferi da allora. Una ragazza riservata, che di sé dice poco o nulla. Ho notato che la sua bambina di 16 mesi era troppo poco sviluppata. Alla sua età, neppure camminava". Marco Manca è il farmacista di Ponte Lambro: la sua attività è un punto di riferimento in questo quartiere periferico di Milano. La farmacia è tappa per decine di residenti, ogni giorno. E anche Alessia Pifferi la frequentava.

Di cosa si occupava la trentaseienne?

"Non lavorava. La sua casa era quella di famiglia ma adesso era rimasta solo lei con la sua bambina. Dopo che si è separata dal primo compagno (che vive nello stesso quartiere, ndr ), di lei non abbiamo saputo più nulla. Non sapevamo neppure che fosse rimasta incinta e chi fosse il papà della piccola. È rispuntata nel quartiere, un giorno, con la bambina".

Aveva notato qualcosa di strano o di sospetto?

"A parte che la bambina fosse troppo piccola per la sua età, no. Alessia non parla molto e io non immaginavo avesse dei problemi. Certo, se solo avessi avuto il minimo dubbio che non stesse accudendo la sua figlioletta come si deve, avrei subito contattato i Servizi sociali. Ora provo amarezza per non averlo fatto. Ma in altre circostanze, per altri casi, ho avuto difficoltà ad avere un colloquio con degli assistenti sociali. Io credo che il meccanismo sia da semplificare".

Quando ha saputo della tragedia?

"Mercoledì, attorno a mezzogiorno, quando sono intervenuti i soccorritori e la polizia. Sono straziato per quella povera creatura".

Non c’erano parenti che si occupassero di lei?

"No. Solo Alessia. La mamma di lei si è trasferita fuori regione e non vedevo nessun altro. Io credo che lei volesse proprio “cambiare vita“".

Cioè?

"Ultimamente era diversa. Curava molto di più il suo aspetto rispetto al passato, le piaceva vestirsi elegante e scattarsi foto davanti allo specchio, che poi pubblicava su Facebook. Come se fosse sempre in cerca di attenzioni. E alla sua bambina, evidentemente, non ne dava".

 

 

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