Trasporti, la giunta: "Biglietti Atm a 2 euro". Sala: "Regione pressi il Governo"/ VIDEO

Un aumento di 50 centesimi, cambierà anche il prezzo degli abbonamenti

Biglietti Atm

Biglietti Atm

Milano, 29 dicembre 2017 - Un aumento da 1,50 a 2 euro:  tra un anno esatto, dal primo gennaio 2019, il costo del biglietto per i trasporti pubblici di Milano cambierà e lo stesso sarà per gli abbonamenti. "Se non arriva un aiuto dal Governo o dalla Regione, a Milano dal 2019 l'aumento a 2 euro del prezzo del biglietto del trasporto pubblico sarà inevitabile", ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, al termine della riunione di giunta tenutasi oggi al Teatro del Buratto. "Credo che sarebbe giusto premiare chi investe - ha precisato - e Milano ha investito molto nelle nuove linee metropolitane. Del resto è una scelta inevitabile, non si può ingolfare la città con altri autobus o altri tram. Ma questo ha un costo, e se non si trovano nuove risorse dovremo portare a 2 euro il prezzo del biglietto sul trasporto pubblico". L'unica via di uscita per evitare l'aumento è che giungano aiuti da Governo e Regione. "Per la precisione, è la Regione che deve farsi sentire con il Governo - ha concluso Sala -. Del resto non è giusto che chi si impegna nell'infrastrutturazione non venga premiato".

Il sindaco ha illustrato come e perché è stata costruita l'ipotesi di aumentare il prezzo del biglietto e degli abbonamenti Atm, portando il ticket a 2 euro pur sottolineando di non ritenere che l'eventuale aumento disincentiverà l'uso del mezzo pubblico anche perché "rispetto alle altre città europee il prezzo di Milano è ancora basso". Sala ha assicurato una "condizione di totale sicurezza" del bilancio, con un debito nel 2017, in riduzione, intorno ai 3,7 mld e "una spesa che nonostante i bisogni della città che aumentano si attesta sui 740 mln stabile, al netto del 2015", ha spiegato il primo cittadino. Nei prossimi anni, ha spiegato Sala, ci sono "tre fattori che porteranno a una crescita delle spese: il primo è il fatto che sul trasporto pubblico, soprattutto in funzione delle modalità in cui le nuove metropolitane sono finanziate, c'è una crescita del costo del trasporto che per M5 è di 90 mln all'anno e che per M4 sarà di 100 mln; il secondo motivo di aumento è il fatto che sul personale noi andiamo a coprire il turnover fino al tetto massimo del 75%; il terzo motivo è legato alla necessità di incrementare la copertura dei fondi di crediti inesigibili, circa un centinaio di mln nel triennio".

"Alla luce di questi tre problemi cercheremo di limitare le spese di funzionamento e stiamo trattando con il governo la possibilità di dismettere, laddove possibile, immobili e utilizzare i proventi a riduzione oneri finanziari. Al netto di tutto ciò rimane il problema dei trasporti: il tpl costa a Milano 826 mln, lo si copre con le tariffe che valgono circa 490 mln e il residuo dovrebbe venire da contributi del governo attraverso la Regione" che poi a sua volta riparte i fondi. "Milano ha continuato a investire ma i fondi non sono aumentati o addirittura ci sono state riduzioni, ma soprattutto Regione Lombardia non e' riuscita a farsi riconoscere dal governo lo sforzo fatto, che viene parametrato sui km coperti, un parametro che per la Lombardia non è ancora cambiato dopo 10 anni. Quindi le regioni che hanno investito non hanno avuto nessun premio. Questo - ha sottolineato il sindaco - è un tema politico sensibile su cui intervenire". L'intenzione è di approvare nella seduta di giunta del 19 gennaio le linee guida di bilancio per poi arrivare al voto dell'aula entro il 28 febbraio come prevede la legge.

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