Bicocca, ventenne derubato e pestato da una banda di coetanei

"L’hanno fatto solo per gusto sadico. Essere aggredito nel mio quartiere mi ha scioccato: pensavo fosse una zona tranquilla"

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di Annamaria Lazzari

Picchiato selvaggiamente con calci e pugni a due passi da casa sua in zona Bicocca e derubato da una banda di otto ragazzi che si sono accaniti su di lui e l’amico, peraltro dopo un atto di "gentilezza".

Brutta disavventura nella notte fra venerdì e sabato per un ventenne studente di comunicazione all’università Iulm, aggredito da "otto italiani, fra i 18 e 20 anni", spiega il ragazzo a cui il pestaggio ha procurato un trauma cervicale e un lieve trauma cranico oltre ad escoriazioni multiple sul viso, la testa e il collo. Tutte certificate dal referto del pronto soccorso del presidio ospedaliero Cto del Gaetano Pini, da cui è stato dimesso ieri mattina con una prognosi di 10 giorni.

Cosa è successo?

"L’episodio è avvenuto attorno all’1.30 di notte. Camminavo tranquillo in via Pirelli con un amico di 19 anni e un’amica coetanea dopo una serata trascorsa in birreria. C’era una compagnia formata da otto ragazzi che ci ha fermato chiedendoci una sigaretta. Noi gliene abbiamo offerte due e, per tutta risposta, un membro della banda ha sferrato senza alcun motivo un pugno in faccia al mio amico che era seduto sulla sua bicicletta elettrica. Caduto a terra, gli hanno rubato la bici, la giacca con dentro il telefono, le cuffie e il portafogli. Con me si sono accaniti con più violenza, mi hanno calato il cappuccio della felpa sugli occhi e mi hanno sferrato pugni e calci anche quando sono finito a terra: mi hanno usato come se fossi il loro sacco da boxe. Solo dopo avermi pestato a dovere mi hanno sfilato l’orologio e la cintura Armani. Il raid è durato cinque minuti. Poi loro si sono dileguati e noi abbiamo chiamato l’autoambulanza e la polizia".

Pensa che l’abbiano picchiata perché ha tentato di reagire?

"No, solo per gusto sadico. Ho praticato per anni Muay Thai, avrei potuto reagire in qualche modo ma temevo che avrebbero potuto prendersela con la mia amica che mi è molto cara e che per fortuna non hanno sfiorato. Ho preferito non dire neanche una parola e incassare i colpi piuttosto che mettere a rischio la sua incolumità. E anche la mia incolumità a dirla tutta, perché non potevo sapere se avevano addosso un coltello. Escludo che si volessero vendicare per un torto o un’offesa: io quei ragazzi non li avevo mai visti in vita mia".

Qual è il danno per il furto?

"La merce che hanno sottratto al mio amico vale in totale 2mila euro, per me è l’equivalente di 250 euro ma il punto non sono i soldi. Quello che mi ha scioccato è essere stato aggredito e per la prima volta a pochi passi da casa mia, in Bicocca, nel quartiere dove sono cresciuto, che ho sempre considerato sicuro e fin troppo tranquillo. Evidentemente non è più così".

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