Biblioteche, nasce il maxi-polo Rete fra 58 Comuni in 2 province

Il bacino d’utenza è di oltre 600mila abitanti, sono un milione e mezzo i titoli in catalogo

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di Barbara Calderola

Si sistemano la fascia tricolore sulla spalla, segno che il momento è solenne, e si mettono in posa per lo scatto che fissa il momento per sempre. Da ieri Milano Est e Brianza sono un solo, enorme, polo culturale: Cubi in rete. Settanta biblioteche spalmate su 58 comuni a cavallo delle due province hanno unito le forze diventando il paradiso di un esercito silenzioso di amanti dei libri. Di chi non può fare a meno di sfogliare e sognare, instancabili viaggiatori immobili che hanno sofferto durante la pandemia, quando l’accesso era vietato. "Scene che si spera appartengano al passato", dice Antonio Fusè, sindaco di Melzo, capofila del progetto, che ieri ha ospitato la cerimonia, la nascita dell’azienda che li mette tutti gomito a gomito. Grandi e piccoli, nessuno mancava, "a questo salto nel futuro con le biblioteche trasformate in salotti aperti alla città".

Bacino d’utenza, 600mila abitanti, catalogo di 1 milione e mezzo fra titoli e contenuti digitali. C’è chi, come Pioltello, spiega che "sono il primo mattone di un nuovo welfare che mette al centro tutti i bisogni delle persone". La svolta è arrivata dopo un cantiere delle idee durato due anni con visite ai grandi templi del sapere nel Nord Europa, con servizi moltiplicati. Così le strutture di casa inserite nel network hanno una vasta offerta per tutti: intrattenimento per i ragazzi ma anche per i piccolissimi, sale studio per universitari, concorsi per incentivare la lettura degli studenti, incontri con gli autori. Pezzi della proposta che potrà essere flessibile e personalizzata sulla base delle esigenze di ciascuno. Un altro vantaggio, oltre alla messa in sicurezza di conti che quando erano divisi traballavano e oggi invece sono sotto controllo. "Questa operazione ci permette di offrire ai nostri cittadini il meglio della produzione culturale di oggi", sottolinea Alberto Villa, sindaco di Pessano. Il salto di qualità va nella direzione della "biblioteca delle persone", una rotta battuta da molte amministrazioni, ma adesso orizzonte condiviso alla base di tutte le scelte. Fra le novità in arrivo, l’estensione dell’apertura serale o nel weekend, corsi di formazione, laboratori, gaming zone. Al cambiamento hanno lavorato in 350: bibliotecari, cittadini, professionisti, amministratori e tecnici. Tante voci per un solo grande affresco.

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