MILANO
Il giudice di Appello ha ritenuto che la condotta tenuta in danno di Niccolò
Bettarini era "astrattamente idonea a realizzare l’evento morte. In particolare, il giudice ha considerato il numero degli aggressori, la violenza e il quantitativo dei colpi inferti, le zone del corpo attinte, parti vitali come il polmone e il fegato". È quanto scrivono i giudici della Prima sezione penale della Cassazione nelle motivazioni con cui, dichiarando inammissibili i ricorsi presentati, hanno confermato le condanne per tentato omicidio aggravato nell’aggressione dell’1 luglio 2018 contro Niccolò
Bettarini, figlio dell’ex calciatore e della conduttrice tv Simona Ventura, accoltellato all’uscita della discoteca “Old Fashion“ a Milano.
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