Tentata estorsione a Berlusconi: l’aspirante show girl va a processo

Avrebbe preteso un milione di euro e minacciato il Cavaliere: ex Olgettina pronta a cambiare versione sul caso Ruby se non li avesse ottenuti

Milano, 25 marzo 2021 - Stavolta a finire sul banco degli imputati, nell’infinito “processo escort“ arrivato al “Ruby-ter“, non è Silvio Berlusconi, che proprio ieri è stato dimesso dal San Raffaele, dove era ricoverato per controlli, ma è Giovanna Rigato, la ex Olgettina un tempo ospite alle serate ad Arcore, mandata a processo per tentata estorsione proprio nei confronti dell’ex premier. Tentativo di ottenere denaro che era già venuto a galla nel 2016. Il legale di Berlusconi, l’avvocato Federico Cecconi, ha spiegato che il gup di Monza, il 10 marzo scorso, aveva rinviato a giudizio la donna, accusata di aver minacciato il leader di FI tentando di estorcergli un milione di euro. Nell’imputazione si parla di "reiterate minacce".

Il processo è stato fissato per il 15 maggio a Monza, dove era passata l’indagine inizialmente aperta a Milano, dopo la denuncia dello stesso Berlusconi. Stando a quanto chiarito dal pm Luca Gaglio la Procura di Monza aveva chiesto l’archiviazione dell’indagine, ma poi è stata disposta dal gip l’imputazione coatta. A maggio si aprirà, quindi, il processo in cui Rigato è imputata e Berlusconi parte offesa. Nel febbraio del 2017 era stata formalizzata la denuncia contro la Rigato. Quest’ultima, come aveva raccontato anche il leader di FI ai pm milanesi, alla presenza dei legali Ghedini e Cecconi, avrebbe preteso un milione, dicendo che, se non li avesse ottenuti, avrebbe cambiato versione sulle “cene eleganti“. In particolare, stando alle indagini, la showgirl avrebbe iniziato a chiedere i soldi a partire dal settembre 2016 rivolgendosi direttamente anche all’ex premier con visite ad Arcore, dicendo che se non avesse ottenuto quanto richiesto avrebbe contattato tutti i media per raccontare un’altra versione delle feste. Intanto, nel processo milanese Ruby ter è stato controesaminato dalla difesa di Berlusconi un teste di polizia giudiziaria che ha ricostruito i bonifici arrivati anche ad altre ragazze, tra cui Marysthell Polanco e la stessa Rigato. È stato poi conferito l’incarico ad un perito per l’analisi di alcune intercettazioni.  

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