Ruby ter, processo rinviato al 2 luglio per la riunificazione

Il filone principale è a carico di Silvio Berlusconi e altri 23 imputati

Karima 'Ruby' El Mahroug e Silvio Berlusconi (Ansa)

Karima 'Ruby' El Mahroug e Silvio Berlusconi (Ansa)

Milano, 7 giugno 2018 - E' stato rinviato al 2 luglio prossimo davanti ai giudici della settima sezione penale del Tribunale di Milano per la riunificazione con il troncone principale l'ultimo tranche processuale del cosiddetto caso "Ruby ter" che vede Silvio Berlusconi imputato con l'accusa di aver corrotto fino al novembre 2016 quattro delle cosiddette "olgettine" (nel dettaglio Miriam Loddo, Arisi Espinoza, Giovanna Rigato ed Elisa Toti) per comprare il loro silenzio nelle testimonianza rese nelle aule dei processi Ruby e Ruby bis sui festini di Arcore.

L'udienza di questa mattina è durata una manciata di minuti: quanto è bastato ai giudici della Quarta Sezione Penale del  Tribunale meneghino per disporre un rinvio al 2 luglio prossimo, sulla scia di quanto già stabilito nelle scorse settimane dai colleghi della Decima sezione penale, titolari del filone principale del procedimento: quello che, oltre a Berlusconi, vede  sul banco degli imputati altre 23 persone che (esattamente come nel processo stralcio) erano state ospitate a Villa San Martino e che - come sottolineano i pm Luca Gaglio e Tiziana Siciliano (nel frattempo promossa a procuratore aggiunto) nel capo di imputazione - sarebbero state corrotte dal padrone di casa per rendere testimonianze false o reticenti nei processi dedicati alle serate del bunga bunga di Arcore. Due processi fotocopia, con gli stessi imputati (Berlusconi e gli ospiti delle "cene eleganti"), le stesse accuse (corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza) e proprio per questo destinati a essere riunificati per questioni di economia processuale. Dopo il parere favorevole del presidente del Tribunale di Milano, Roberto Bichi, l'ultimo passaggio è previsto proprio nell'udienza del 2 luglio, giorno in cui il presidente del "nuovo" collegio giudicante, Roberto Tremolada, deciderà sulla riunificazione delle due tranche  processuali auspicata dalla procura.  Dopo di che, si prevede a settembre, il processo che finora si era arenato dovrebbe partire.

 

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