Ruby ter, presidente del Tribunale di Milano: "Sì a riunione dei processi"

Il filone principale è a carico di Silvio Berlusconi e altri 23 imputati, mentre un altro riguarda i versamenti più recenti dell'ex premier in cambio, secondo l'accusa, del silenzio di 'olgettine'

Silvio Berlusconi (Ansa)

Silvio Berlusconi (Ansa)

Milano, 25 maggio 2018 - Il presidente del Tribunale di Milano Roberto Bichi ha dato il suo parere favorevole alla riunione dei procedimenti cosiddetti 'Ruby ter': il filone principale del processo a carico di Silvio Berlusconi e altri 23 imputati e quello che riguarda i versamenti più recenti dell'ex premier in cambio, secondo l'accusa, del silenzio di 4 giovani ospiti delle serate ad Arcore. Ora manca l'ultimo passaggio per la riunione, previsto lunedì nell'aula bunker del carcere di San Vittore dove è in programma, davanti ai giudici della X sezione penale, l'udienza del filone principale a carico del fondatore di Forza Italia e dei 23 imputati. In quell'occasione, verrà preso atto del placet del Presidente del Tribunale (necessario, per legge, in questi casi) e sarà indicata la sezione davanti alla quale si celebrerà l'unico processo. La posizione dell'ex premier era stata stralciata dal procedimento principale nell'ottobre del 2016 per i problemi di salute relativi al delicato intervento chirurgico a cui era stato sottoposto negli Stati Uniti. 

Il presidente Bichi, nel suo provvedimento, ha spiegato i motivi per cui è stata scelta la settima sezione penale alla quale le altre due trasmetteranno gli atti nei prossimi giorni, dopo le udienze già fissate. La decima sezione penale, davanti alla quale avrebbe  dovuto celebrarsi il procedimento principale, a breve in sostanza si troverà solamente con due giudici. Gaetano la Rocca, Angela Laura Minerva e Marco Formentin, quelli del collegio originariamente designato per il processo a carico dell'ex premier e altre 23 persone, a breve verranno trasferiti. La Rocca al Tribunale di Sorveglianza sempre di Milano, Formentin a Monza mentre Minerva tra non molto dovrà lasciare la sezione in quanto sta per maturare l'ultradecennalità. 

L'altro collegio della sezione, quello presieduto da Maria Rosa Busacca (che è presidente di tutta la sezione), rimarrà senza un componente, il giudice Maria Cristina Pagano destinata ad andare a Torino e al momento è impegnato nella trattazione di complessi procedimenti. Procedimenti tra cui quello sul caso Eni-Saipem/Algeria, secondo Bichi, è impegnata anche la quarta sezione penale, presieduta da Giuseppe Fazio e in più il giudice Giulia Turri, che presiede uno dei due collegi, è incompatibile  in quanto ha già celebrato il primo processo Ruby, quello in cui Berlusconi, poi assolto in secondo grado e dalla cassazione, era stato condannato a 7 anni per concussione e prostituzione minorile. Quindi, poiché con il nuovo prospetto tabellare alle due sezioni che trattano i reati contro la pubblica amministrazione - reati che richiedono "lunghe" istruttorie dibattimentali - si è aggiunta la settima sezione penale presieduta da Marco Tremolada, ecco che a quest'ultima, attualmente impegnata in un solo grosso processo, quello con al  centro il caso Eni-Nigeria, spetterà riunire i due filoni del Ruby ter e dare il via a un procedimento rimasto "al palo".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro