Protesta Femen, Berlusconi contestato al seggio da ragazza a torso nudo / FOTO

La giovane avrebbe urlato al cavaliere: "Il tuo tempo è scaduto" prima di essere trascinata fuori dalla polizia

Berlusconi contestato al seggio

Berlusconi contestato al seggio

Milano, 4 marzo 2018 -  Silvio Berlusconi è stato contestato stamani all'interno del suo seggio elettorale a Milano da una ragazza a torso nudo che gli ha urlato  "Berlusconi, il tempo è scaduto". Si tratta di un'attivista Femen, una ragazza francese di 30 anni di origini iraniane, senza precedenti, che è arrivata in aereo da Parigi a Malpensa alle 8.45 e si è recata al seggio di via Scrosati, mostrando un tesserino da free lance

Già nel 2013 Berlusconi, sempre nel seggio di via Scrosati a Milano, era stato contestato da tre attiviste delle Femen con le stesse modalità. Questa volta la contestazione è però avvenuto all'interno della sezione numero 502. La ragazza aveva anche lei la scritta 'Femen' sul petto e sulla schiena e gli ha ripetuto più volte "Berlusconi sei scaduto, il tuo tempo è scaduto" prima di essere bloccata e trascinata fuori dalla Polizia. La giovane è indagata per resistenza a pubblico ufficiale e per aver provocato disordini durante "le operazioni elettorali" e per non aver obbedito al richiamo del presidente del seggio. 

La rivendicazione di quanto accaduto appare anche sul profilo Facebook delle Femen, dove le attiviste ricordano che "Berlusconi ha una lunga carriera politica, fatta di corruzione e sessismo con infami festini con minorenni e frequente uso della prostituzion". Ma le Femen, si legge sul social network "non dimenticano e non perdonano: affrontiamo Berlusconi per la seconda volta mentre cerca di tornare al potere. Le Femen non dimenticano il Rubygate, lo sfruttamento di giovani donne, gli attacchi misogini, la coalizione con l'estrema destra e le parole fasciste come Mussolini non uccideva i suoi avversari, li mandava in vacanza in esilio". Nel loro post, le Femen rendono inoltre omaggio ad Asia Argento, »"a prima donna ad aver accusato Harvey Weinstein" che "ha dovuto lasciare l'Italia", e "non dimenticano Laura Boldrini, presidente della Camera, che per aver denunciato il sessismo e aver rivendicato le sue posizioni femministe, ha ricevuto minacce di morte«. »Quindi - concludono - in questo giorno di elezioni, insieme alle donne di tutto il mondo, diciamo al cavaliere che il suo tempo è scaduto".

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