Achille, bimbo cieco: raccolti già 200mila euro per l'operazione. "Travolti da generosità"

Lecco, il piccolo ha una rara sindrome genetica. Sarà operato in estate a Detroit, ma servono 400mila euro

Il piccolo Achille in braccio alla mamma

Il piccolo Achille in braccio alla mamma

Calolziocorte (Lecco) -  Il piccolo Achille ha quasi cinque mesi, li compie tra quale giorno, l’1 agosto, ma non ha ancora visto la luce. È nato cieco. Soffre della malattia di Norrie, una patologia genetica rarissima che colpisce gli occhi e potrebbe degenerare anche nella perdita dell’udito e in deficit dello sviluppo cognitivo.

Per il piccolo Achille c’è tuttavia la speranza che la luce possa vederla almeno da un occhio: è il dottor Antonio Capone, un luminare a stelle e strisce di origini italiane che può operarlo a Detroit, in Michigan, per restituirgli la percezione della luce. Può sembrare poco, ma per un bambino cieco dalla nascita la percezione della luce vale più dell’oro. Solo che gli interventi costano centinaia di migliaia di euro e sono totalmente a carico del paziente, nel caso di Achille di mamma Sara Rusconi e papà Simone Losa, 32 anni, che da quando si sono sposati e sono diventati genitori vivono a Calolziocorte, alle porte di Lecco. Per recuperare la cifra prossima al mezzo milione di euro che occorre per consentire al loro piccolo Achille di vedere la luce mamma Sara e papà Simone hanno lanciato un raccolta fondi online. In meno di una settimana si è compiuto un vero miracolo: hanno già ricevuto 200mila euro. C’è chi ha donato 5mila euro, chi, 1.500, chi semplicemente 10.

«Siamo travolti da questa marea di generosità e solidarietà – commentano e ringraziano commossi e increduli Sara e Simone, che sul web hanno condivido la storia del loro piccolo Achille, i loro sentimenti, le paure, i sogni, le terapie che dovrà affrontare –. Non ce lo aspettavamo. Molti benefattori non li conosciamo nemmeno, la maggior parte sono anonimi. È incredibile quello che sta succedendo". Tra gli sponsor c’è il loro amico Antonio Rusconi, sindaco di Bellano, il paese d’origine. "Il piccolo grande guerriero Achille deve affrontare una durissima prova – spiega –. Diffondiamo il messaggio di Sara e Simone, facciamo conoscere a quante più persone la speranza che hanno, tutti insieme, come tante gocce cerchiamo, per quel che ognuno può, di aiutarli".

L’appello è diventato virale, sui social e fuori dalla rete: un parrucchiere ha devoluto alla causa l’intero incasso di un sabato di lavoro, i volontari di Telethon con un torneo hanno regalato 6mila euro e poi appunto le oltre mille donazioni sulla piattaforma GoFoundMe che continuano e si moltiplicano. Un aiuto potrebbe arrivare pure da Regione Lombardia, sebbene in tempi della burocrazia non sono in linea con quelli delle esigenze mediche. "Bisogna fare in fretta – confermano i genitori –. Con una serie di interventi chirurgici entro i 6 -7 mesi del bambino c’è una probabilità non trascurabile del 50% di recuperare la percezione della luce su almeno uno dei due occhi".

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