Basiglio, padel nel parco: mugugni sotto rete

Campi e bar ancora chiusi. L’ambizioso progetto scontenta chi avrebbe preferito uno spazio aperto a tutti.

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di Andrea Gianni

L’obiettivo sulla carta è ambizioso: un grande polo del padel, punto di riferimento alle porte di Milano per gli appassionati dello sport che negli ultimi anni si sono moltiplicati facendo crescere il business. Per ora, però, il progetto sul Parco Vione di Basiglio, affidato dal Comune tramite bando pubblico alla società Spin Sport&Padel Innovation con una concessione di 15 anni, ha incassato il malcontento dei residenti, per dieci giorni di chiusura ad agosto e poi per una riapertura con orari ridotti. E dubbi sulla scelta di affidare uno spazio pubblico a una società privata: il parco di Basiglio fino a giugno era gestito direttamente dal Comune, veniva tenuto sempre aperto ma non era presidiato e quindi preso di mira dai vandali. Il bando è andato deserto per due volte, anche perché la gestione dell’area era giudicata troppo onerosa dai privati. Poi, alla terza, è spuntata la nuova società presieduta da Edoardo Marchisio, che si è aggiudicata la gestione garantendo anche 200mila euro di investimenti per le strutture, nuovi campi da Padel e un bar. Per un gruppo di genitori e residenti una scelta sbagliata, che limita l’accesso a un patrimonio pubblico. Dal 20 al 31 agosto, dopo la chiusura estiva finita al centro delle polemiche, il parco è stato riaperto dalle 11 alle 21 dal lunedì al venerdì, mentre sabato e domenica dalle 11 alle 19. Da oggi gli orari di apertura sono ampliati dal lunedì al venerdì (10-22) mentre restano invariati nel fine settimana. "Una soluzione ponte – spiega la società – in attesa di realizzare le strutture sportive. La nostra intenzione è quella di essere più veloci possibile, ma ci sono dei tempi della burocrazia da rispettare".

Tradotto, potrebbero volerci mesi perché vada in porto l’ambizioso progetto del grande polo del padel. A portarlo avanti una neonata società senza fini di lucro, costituita lo scorso 19 febbraio, con sede a Milano e capitale di 2.100 euro. Nella compagine tre soci alla pari: Edoardo Marchisio, Doriano Bartolini e International Padel Company Srl, altra società nata sull’onda del boom dello sport simile al tennis ma che permette di usare come terreno di gioco anche le sponde del campo.

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