Milano, 27 maggio 2020 - Via a una Banca regionale del plasma in Lombardia, dove in tutti i centri trasfusionali, si procederà alla raccolta di plasma autoimmune per i malati di coronavirus. Approvata ieri in Consiglio regionale una mozione presentata dalla Lega che ne chiede una rapida attuazione. L’obiettivo è predisporre una struttura capace di raccogliere e poi utilizzare il plasma autimmune per la cura dei pazienti di covid 19.
"La plasmaferesi è stata utilizzata in passato con successo nelle epidemie di ebola e quelle precedenti di coronavirus del 2003 e 2013 (cd Sars e Mers) - si legge nella mozione leghista, con primo firmatario Emanuele Monti (Lega), presidente della commissione regionale Sanità - ed è stata applicata al Covid 19 per la prima volta in Lombardia negli ospedali di Pavia e Mantova". Dalla sperimentazione si è evidenziata "l’efficacia delle trasfusioni, in pazienti positivi al Covid-19, di plasma autoimmune prelevato da soggetti guariti dal virus".
"Con questa mozione - ha affermato Monti - impegniamo la Giunta regionale ad istituire la Banca Regionale del Plasma, che consiste nell’estendere la raccolta del plasma a tutti i centri trasfusionali lombardi, che dovrà essere fatta secondo le indicazioni in essere negli ospedali San Matteo di Pavia e Carlo Poma di Mantova. In queste due strutture sanitarie prenderà il via la lavorazione e conservazione delle unità di plasma iperimmune anche per conto degli altri centri trasfusionali regionali. La strada per la sperimentazione di una cura che ha tutti i presupposti per essere valida è tracciata". "Il testo approvato prevede quindi l’estensione a tutte le Asst lombarde di un protocollo di cura, coordinato sempre dai due centri di Pavia e Mantova, e di dare avvio alla lavorazione a livello industriale di plasma iperimmune di grado farmaceutico e immunoglobuline", ha aggiunto il presidente della Commissione.
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