"Noi, i Baldanzosi. Col ballo abbattiamo tabù"

Il gruppo di cittadini, esperti e utenti che crea video e flash-mob sul tema della salute mentale nella zona Molise-Calvairate

Una delle performance del gruppo I Baldanzosi

Una delle performance del gruppo I Baldanzosi

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Milano - I Baldanzosi. Il nome del gruppo dice tutto: riunisce persone che hanno una disinvolta fiducia di sé. Che si mostrano per quello che sono, senza preoccuparsi di cosa pensi il mondo ma anzi con l’ambizione di conquistarne una fetta sempre più grande, fino ad abbattere il muro del pregiudizio che separa chi è visto come "normale" e chi come "diverso". "Siamo un gruppo di ballo formato da cittadini, utenti e operatori di vari servizi di salute mentale. Realizziamo video e performance per sensibilizzare sul tema della salute mentale e lottare contro lo stigma usando molta autoironia", spiega Federico Manzionna, psicoterapeuta, collaboratore del progetto “Proviamociassieme“ promosso da Casa della Carità e sostenuto dall’assessorato al Welfare del Comune di Milano, in collaborazione con l’Asst Fatebenefratelli-Sacco, attivo nella zona Molise-Calvairate.

"Cinque anni fa – racconta Manzionna – ho iniziato a lavorare in questa équipe. Per chiudere un cortometraggio realizzato con gli utenti abbiamo creato una coreografia, studio anche danza per passione. Pensavo finisse lì... Invece il ballo ha conquistato tutti: abbiamo creato un vero gruppo di ballerini, realizzando flash mob in giro per Milano e video. Ci siamo esibiti durante la giornata della salute mentale, il 10 ottobre, e in saggi di danza. Il progetto è nato come strumento riabilitativo e lentamente si è trasformato e ampliato".

Di lunedì (Covid permettendo) ci sono le prove nello spazio di viale Molise 5: insieme si ritrovano tra le 10 e le 20 persone di ogni età, da poco più che ventenni a ultrasettantenni. Abitanti del quartiere, utenti dei servizi di salute mentale e professionisti come educatori e infermieri. "Noi vogliamo avvicinare le persone tra di loro. E il ballo aiuta". I video sono comparsi pure durante i lockdown: il gruppo ha continuato a riunirsi anche a distanza. "Ora siamo fermi e ci stiamo organizzando per riprendere in presenza, a piccoli gruppi", continua Manzionna, che lavora insieme alle colleghe Emanuela Costa e Valentina Saffioti e al responsabile Massimiliano Soldati.

Il gruppo è attivo anche su Instagram (ibaldanzosi), dove pubblica i suoi progetti, insieme a video sempre basati sull’autoironia. Uno è stato girato in piazzale Cuoco e prende come modello una celebre pubblicità: c’è un cittadino che pedala portando con sé un cartone con la sagoma di un medico e un vigile che lo ferma. "Ma cosa sta facendo, non vede che intralcia il traffico?". "Io ho un disagio grande e ho bisogno di un medico grande". Risposta: "Non ci vuole un medico grande, ma un grande medico". "Ognuno – conclude Manzionna – trova il suo ruolo. Vogliamo crescere, far sì che sempre più persone possano guardare da dentro il mondo della salute mentale. Così lottiamo contro lo stigma". Per informazioni: ibaldanzosi@gmail.com.

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