Bagagli smarriti ammassati in aeroporto: "Nessuno li riconsegna"

La denuncia a Linate: tagli del personale, disagi per tutti i passeggeri anche per i "Lost and Found"

Bagagli smarriti

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I bagagli dei passeggeri, smarriti per i più classici disguidi nel corso delle operazioni di imbarco o sbarco, restano ammassati nei magazzini di Linate. Si accumulano in attesa di riconsegne ai proprietari, a casa o nella città di destinazione del viaggio, che "avvengono con ritardi sempre maggiori". A denunciare la situazione è il sindacato Usb che, attraverso video e fotografie, ha documentato i disagi nel reparto “Lost and Found“ dello scalo alle porte di Milano, gestito dalla società Airport Handling. Ci lavorano una decina di persone spalmate su turni ma soprattutto nel periodo estivo, di punta per il trasporto passeggeri, "ne servirebbero almeno cinque o sei in più" per garantire una consegna dei bagagli smarriti in tempi ragionevoli. Nei mesi scorsi il sindacato ha chiesto più volte ad Airport Handling di aumentare il personale, dopo i tagli operati negli anni della pandemia che hanno paralizzato il trasporto aereo ora in fase di piena ripartenza.

"Il problema alla radice è la cronica assenza di personale – spiega Giuseppe Ragusa, del sindacato Usb Lavoro Privato Lombardia – in quanto quello in forza non è sufficiente alla mole di lavoro. Questo è ovviamente aggravato dalla stagione e dai disagi che in questi giorni attraversano tutti gli aeroporti europei. L’azienda si è giustificata dicendo che non hanno persone da dedicare, esclusivamente per una motivazione riconducibile al tema economico". Il sindacato rilancia quindi l’appello, chiedendo di aumentare il numero di addetti nel reparto. I dati di traffico - al netto del caos che si sta verificando in questi giorni negli aeroporti europei fra scioperi, guasti e carenza di personale - sono confortanti per gli scali milanesi.

Nei giorni scorsi Armando Brunini, amministratore delegato di Sea, società che gestisce gli scali di Malpensa e Linate, ha parlato di un mese di giugno "molto al di sopra delle aspettative" per il traffico aereo, che "si chiuderà al 90% dei livelli pre pandemia". Brunini ha sottolineato che Sea "prevedeva una ripresa nel 2022, ma non a questi livelli". Per le previsioni per il prossimo autunno, però, "serve cautela". Ad insidiare la ripresa, in particolare, una possibile "nuova ondata della pandemia" e gli effetti "che l’inflazione potrebbe avere sulla domanda". Intanto, sul fronte delle merci, anche i numeri generati dall’area cargo di Malpensa segnano una crescita: un indotto di quasi 15 miliardi per l’economia nazionale, di cui 3,7 miliardi per quella lombarda, pari a 85.000 addetti in Italia, 25.000 dei quali solo in Lombardia. Sono oltre 743.000 le tonnellate di merci movimentate da Malpensa, per un valore economico di 43 miliardi di euro.

 

 

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