Milano, legati e malmenati dalla badante: "Basta!", poi gli schiaffi agli anziani

La donna, arrestata, li imbavagliava per evitare che urlassero

Violenza sugli anziani

Violenza sugli anziani

Milano, 19 novembre 2018 - L'anziano imbavagliato imbavagliato con una sciarpa vede entrare quegli uomini in casa e chiede d’istinto: «Chi siete?». «Siamo della polizia», la risposta rassicurante. E lui, sollevato: «Meno male che siete arrivati, ci avete salvati». È finito così l’incubo di un 81enne e della sorella 86enne, vittime delle angherie e dei soprusi della loro badante: la donna avrebbe dovuto accudirli e invece li vessava e li malmenava, come anticipato ieri dal Giorno.

Ora l’ecuadoregna di 52 anni, con regolare permesso di soggiorno in scadenza proprio in questi giorni, è in carcere a San Vittore, arrestata in flagranza per maltrattamenti. Torniamo indietro di qualche settimana. Al giorno in cui gli agenti delle Volanti intervengono in quell’appartamento in zona Città Studi perché alcuni residenti hanno sentito delle urla e si sono preoccupati: in casa ci sono i due anziani, che non hanno parenti e sono seguiti da un amministratore di sostegno, e la badante. I poliziotti si accertano che non sia successo nulla di grave, poi segnalano comunque l’accaduto per eventuali approfondimenti d’indagine. Scatta così l’inchiesta della Squadra mobile, in particolare della sezione che si occupa di reati che coinvolgono i soggetti deboli: gli investigatori, coordinati dal dirigente Lorenzo Bucossi e dalla sua vice Rita Fabretti, installano microfoni e telecamere per monitorare la situazione e accertare quanto riferito dai vicini di casa. E arriviamo a venerdì sera. Gli agenti in ascolto sentono dall’ambientale un rumore inequivocabile: è quello dello schiaffo che la 52enne ha appena rifilato alla 86enne. I poliziotti decidono di agire immediatamente per evitare che la situazione degeneri. Durante il tragitto dalla Questura allo stabile arriva un’altra chiamata dai colleghi in ufficio: la donna ha imbavagliato l’81enne dopo averlo messo a letto in malo modo e avergli urlato «Ora dormi! Stai zitto!». Quando gli agenti entrano nell’appartamento, trovano l’anziano con la sciarpa annodata attorno alla bocca, steso sul letto: «Meno male che siete arrivati», si sentono sussurrare dopo averlo liberato.

Finalmente è finita: il pm di turno Roberto Fontana ha già chiesto al gip la convalida dell’arresto e una misura cautelare per la donna; il gip dovrebbe pronunciarsi oggi. Dai controlli in banca dati è emerso che la 52enne, che seguiva gli anziani dal 2016 ma che solo ultimamente sarebbe diventata violenta, fu denunciata nel 2006 per un furto nell’appartamento di altri anziani che accudiva all’epoca. Nel 2011, invece, fu lei a chiamare la polizia durante una lite con il figlio di un’anziana; un alterco provocato dalla decisione dell’uomo di licenziare la sudamericana, evidentemente insoddisfatto del suo lavoro. Tre giorni fa, le manette.

 

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