Milano, i baby rapinatori e la vittima spinta sui binari

La gang dormiva in auto e aveva il covo a porta Genova: "Siamo soli in Italia". Uno degli aggrediti aveva scritto al presidente Mattarella

La baby gang in azione alla stazionr di Porta Genova

La baby gang in azione alla stazionr di Porta Genova

Milano, 13 febbraio 2020 - Puntavano la preda all’uscita della stazione di Porta Genova oppure nelle zone della movida tra i Navigli e le Colonne di San Lorenzo, di notte. La accerchiavano, la minacciavano con coltelli o cocci di bottiglia e la costringevano a consegnare lo smartphone e i soldi. Modi brutali, al punto che in un episodio un ragazzino era stato spinto su un binario ferroviario e tenuto fermo da uno dei componenti del branco, particolarmente aggressivo, in attesa che arrivasse un treno. Aveva desistito solo perché spronato dai complici a lasciarlo andare.

La baby gang era composta da cinque ragazzini egiziani, all’epoca dei fatti (lo scorso anno) tutti minori stranieri non accompagnati eccetto uno, già diciottenne, considerato il capo, poi rimpatriato. Ora è stata smantellata: nella notte tra martedì e mercoledì gli agenti del commissariato Porta Genova diretti dal vicequestore Manfredi Fava («raramente ho riscontrato blitz così efferati e violenti», ha commentato) hanno eseguito su disposizione della Procura dei minori di Milano tre ordinanze di custodia cautelare in carcere per rapine e spaccio di stupefacenti a carico di un diciottenne che si trovava già al Beccaria da sabato perché sorpreso a spacciare in zona Colonne e due diciassettenni rintracciati rispettivamente alle 3 e alle 6 del mattino sempre nella stessa area. Un quarto componente è invece irreperibile. Sono ritenuti responsabili di almeno nove rapine messe a segno ai danni di coetanei, e su altrettanti casi sono in corso accertamenti. 

Le indagini sono scattate quando è stato scoperto un bivacco sul piazzale sul retro della sala d’attesa alla stazione di Porta Genova: i ragazzi dormivano dentro due auto abbandonate e poi si erano trasferiti in un magazzino ferroviario in disuso. Indagando sugli occupanti e lavorando su vari casi di rapine avvenute in zona, anche con l’aiuto dei filmati delle telecamere, gli investigatori hanno unito i tasselli attribuendo alla baby gang i colpi. Una collezione: il 22 febbraio del 2019 a Porta Genova, due giorni dopo in zona Darsena, il 4 marzo vicino ai binari sempre a Porta Genova, il 7 ancora nel quartiere, il 9 vicino al Parco delle Basiliche, il 10 a ridosso del ponticello sul Naviglio Grande e una seconda in zona Darsena, il 23 ancora vicino ai binari e il 21 luglio in piazza XXIV Maggio. Ognuno aveva il suo compito: chi si appostava a caccia di prede, chi le seguiva, chi minacciava. Il ragazzino spinto sul binario ferroviario aveva suscitato l’ira di uno dei componenti del branco parlandogli nella sua stessa lingua (essendo anche lui originario dell’Egitto). Forse il baby criminale lo aveva preso come un atto di sfida. La vittima era rimasta così traumatizzata da scrivere al presidente della Repubblica, mostrando apprezzamento nei confronti delle forze dell’ordine per l’aiuto ricevuto.

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