"Baby gang, ancora troppi ragazzi a rischio"

Francesco Galli, insegnante e segretario Pd a Carugate: servono investimenti sugli adolescenti, contano più loro delle strade

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di Barbara Calderola

"La provincia? Non è più il piccolo mondo antico dove certe cose non succedono". Francesco Galli (nella foto), segretario del Pd e docente di lettere alle medie, parla del “caso Carugate“. "L’ombra della baby-gang sui nostri ragazzi. Ma quanti sono a rischio? Tanti, troppi. Il tagliando ai servizi sociali è necessario ma non basta, servono investimenti sulla fascia 10-20 anni, abbandonata a sé stessa".

Il professore accende i riflettori "sull’escalation di vandalismo in città. Un fenomeno in crescita, abbiamo decine di segnalazioni per schiamazzi ed episodi di teppismo, campanelli di allarme che non possono essere ignorati e che abbiamo inserito in un’interrogazione presentata in Consiglio". "Punire i genitori non basta – aggiunge il dem – dobbiamo dare un orizzonte a questa generazione. L’amministrazione deve prendere atto delle falle accumulate sul fronte educativo. Dobbiamo offrire servizi ai giovanissimi e luoghi di ritrovo al di là dell’oratorio".

Ogni giorno il prof affronta il disagio in classe. "La crisi sanitaria ha esasperato le dinamiche adolescenziali. Non possiamo che costruire una rete che regga trame familiari sempre più sfilacciate, alternativa alla noia e alla strada". Per il segretario il Comune deve prendere esempio dalla parrocchia. "Dove hanno capito benissimo che servono luoghi belli per attrarre gli under 18 in cui divertirsi, studiare e trovare aiuto quando serve. Infatti hanno investito, rifacendoli. Ma in una città di 15mila abitanti servono altre possibilità. La vera domanda è che cosa offre Carugate oggi". E la risposta lascia poco spazio all’interpretazione: "Poco o niente. Il centro giovanile è vecchio, non c’è una ludoteca, né appuntamenti dedicati agli studenti. Gli spazi scolastici sono obsoleti e chiusi con l’ultima campanella".

Per l’esponente Pd "la situazione va presa di petto. Scorrendo il bilancio comunale emerge chiaramente che diamo più importanza alle strade che alle persone: ma i ragazzi ci lanciano un Sos che non possiamo ignorare. Non tutti hanno alle spalle contesti in grado di aiutarli a superare le difficoltà. Scuola e istituzioni devono fare la propria parte. Le opere contano, per carità, ma minorenni e cultura sono le vere priorità".

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