Milano, baby-boom lungo il Naviglio

I piccoli in un anno sono cresciuti dell’1,9%, un record per l’Italia

bambini (Spf)

bambini (Spf)

Cernusco sul Naviglio, 19 ottorbe 2018 - Baby-boom sul Naviglio, il tasso di natalità cresce per il quarto anno di fila, Cernusco stabilisce un piccolo record nel panorama italiano con sempre sempre meno culle all’attivo. Non solo, in città fiocchi rosa e azzurri superano i decessi, altro primato di questi tempi, il saldo è positivo di 46 unità. Significativo il dato della popolazione in fascia prescolare e fra i banchi dell’obbligo in aumento rispetto al 2017: sono 2.094 (+1,9%) i piccoli cittadini 0-6 anni, contro i 2.055 dell’anno precedente , 3.112 (+2,44%) quelli fra i 7 e i 14 anni, nel 2016 erano 3.036, segno che «attiriamo giovani famiglie che qui trovano un contesto ideale per allargarsi», spiega il sindaco Ermanno Zacchetti.

I dati  messi nero su bianco nel Duc, il documento di programmazione economica triennale del Comune, rivelano anche la «ricetta del successo»: «Investimenti, servizi tagliati su misura per nuovi bisogni, infrastrutture e fiducia nel futuro». Un indicatore immateriale «importantissimo» per il primo cittadino in un centro capace di rispondere alle fragilità «comunque presenti» anche in modo innovativo. Il riferimento è al progetto di Condominio solidale inaugurato da poco. Un palazzo con 16 appartamenti per famiglie speciali in cui ci si dà una mano. A fare la differenza è anche un vivacissimo mondo del no-profit, «la rete delle associazioni svolge un ruolo chiave nella partita della qualità della vita», dice Zacchetti, e fanno la loro parte pure realtà commerciali e imprese. Ma l’ingrediente segreto è senza dubbio «un welfare robusto».

L’ultimo caso in ordine di tempo è il maggior esborso per i ragazzi con disabilità a scuola, «a fronte di una pressione fiscale invariata - ricorda il sindaco - grazie al taglio della spesa corrente. Obiettivo perseguito tramite la maggior efficienza energetica degli edifici municipali e dell’illuminazione pubblica che ha portato bollette più leggere, quindi nuove risorse. L’altro capitolo determinante per la «bella città» dove nascono e crescono sempre più bambini è relativo agli investimenti. Il piano opere triennale non parte a caso dal consolidamento delle scuole secondo «una logica di prossimità» con la prospettiva dello sviluppo degli Istituti comprensivi da due a tre e, ancora, la ridefinizione degli spazi nei centri sportivi in un’ottica di funzionalità per rispondere al meglio al sogno realizzato di Città dello Sport 2020. Infine, ci sono la ristrutturazione dei parchi, da quello degli Alpini al Trabattoni al Schuster, a piazza Unità d’Italia e piazza Matteotti per farli diventare «sempre più luoghi di incontro», alla nuova mobilità urbana, che «trova già nei suoi 71 chilometri di itinerari ciclopedonali un’attenzione all’ambiente».

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