Avvocato si lancia dal sesto piano

Aveva un biglietto in tasca, nel quale annunciava il suicidio, l’uomo, un avvocato italiano di 49 anni, morto precipitando dal sesto piano di Palazzo di Giustizia. Le indagini sono coordinate dal pm di turno Cristiana Roveda. Dai primi accertamenti sembra che oggi l’uomo non avesse udienze.

Si sarebbe suicidato per motivi economici e di disagio personale.

L’uomo nel biglietto che gli è stato trovato in tasca manifestava "grande disagio, rammarico e dispiacere nel parlare dei suoi problemi economici e personali". Lo ha spiegato il procuratore della Repubblica, Marcello Viola, precisando che "l’ipotesi che stiamo privilegiando è un atto volontario". Viola ha aggiunto che si faranno comunque accertamenti a 360 gradi, anche se al momento "mi sento di escludere la responsabilità di terzi o la caduta accidentale". Il sistema di videosorveglianza interno ha inquadrato l’uomo entrare nel bagno, da dove poco dopo si è lanciato nel vuoto.

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