Autobus sequestrato e incendiato, il gip: Sy non sembra squilibrato

Il dirottatore che voleva "notorietà" sostiene di aver girato e inviato un video prima di sequestrare i ragazzi sul mezzo

L'autobus carbonizzato sulla Paullese

L'autobus carbonizzato sulla Paullese

Milano, 23 marzo 2019 - Il video con l’annuncio di un gesto eclatante che gli avrebbe dato notorietà «a livello internazionale», come voleva lui, probabilmente non c’è. Sy ha ripetuto al giudice di averlo fatto e inviato ai suoi conoscenti, «ma gli inquirenti non l’hanno ancora trovato», spiega il suo legale Davide Lacchini al termine dell’interrogatorio.

A parte quello che l’italo senegalese potrebbe aver detto nel messaggio, è evidente che il suo futuro si giocherà per buona parte intorno alle sue reali o virtuali condizioni mentali. Le voci dei bambini prigionieri nelle acque del Mediterraneo che dice di aver sentito, l’impatto di tipo internazionale cui ha precisato di voler puntare con il gesto clamoroso che intendeva compiere, il paradossale apprezzamento manifestato per la linea del governo italiano in materia di immigrazione, le frasi sconnesse che qui e là hanno costellato il suo rapido faccia a faccia con il giudice Tommaso Perna. Tutto sembrerebbe sembrerebbe mostrare una strategia difensiva che punta inevitabilmente alla possibile infermità mentale (quanto meno parziale) di Ousseynou Sy al momento dei fatti. Il suo legale, del resto, ha già preannunciato chiaramente che intende chiedere al più presto una perizia in questo senso. Il gip che lo ha sentito ieri in carcere per l’interrogatorio di garanzia e poi ha scritto l’ordinanza con la quale mantiene per lui la custodia cautelare in cella, non ne sembra però convinto: «Non mi è sembrato squilibrato» ha detto dopo il faccia a faccia con Sy.  Davanti a gip e pm l’uomo, da quanto si è saputo, è apparso lucido, a tratti pareva recitare nell’esposizione della sua versione e dei suoi «messaggi», non è apparso per nulla pentito. Per i pm, che lo accusano di strage aggravata dalle finalità terroristiche, sequestro di persona, resistenza e incendio, potrebbe colpire ancora con azioni di questo genere e per questo deve rimanere in carcere. La convalida dell’arresto con custodia cautelare da parte del gip è un passaggio scontato.

Intanto ieri in tarda mattinata l’uomo Sy è stato trasferito di posto in carcere. Quando è arrivata la distribuzione della colazione, un lancio di uova e frutta sono partiti in direzione della cella dell’autista del bus, che aveva passato la sua prima notte a San Vittore insonne. C’è stata maretta, come succede quando arrivano nuovi detenuti giudicati male in base a una sorta di codice vigente in carcere, ad esempio i pedofili, poiché autori di reato nei confronti di bambini. Anche per questo dopo la prima notte Ousseynou è stato trasferito nel settore «protetti».

 

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