Bus incendiato, trovato il video-proclama. Cittadinanza italiana per i ragazzini eroi

Assegnata la cittadinanza per meriti speciali a Rami e Adam

L'autobus incendiato a San Donato

L'autobus incendiato a San Donato

Milano, 11 giugno 2019 - È stato recuperato nelle indagini dei carabinieri, coordinate dal capo del pool antiterrorismo Alberto Nobili e dal pm Luca Poniz, il video «proclama» di 37 minuti di Ousseynou Sy, l'autista che il 20 marzo ha tenuto in ostaggio 50 bambini, due insegnanti e una bidella e poi ha dato fuoco al bus, a San Donato Milanese.  «Viva il panafricanesimo, combattiamo i governi corrotti e critichiamo la politica europea che sfrutta l'Africa», diceva il senegalese. Gli inquirenti ritengono non sia pubblicabile per rischi di «emulazione e odio».

L'INCHIESTA - Intanto ci sono anche le lesioni a 17 bambini, non solo per ferite ma anche per traumi da «stress» e psichici da «violenza emotiva», tra le imputazioni contestate, assieme alla strage aggravata da finalità terroristiche, sequestro di persona, incendio e resistenza, a Ousseynou Sy, l'autista che il 20 marzo ha tenuto in ostaggio 50 bambini, due insegnanti e una bidella e ha dato fuoco al bus, a San Donato Milanese. I pm Alberto Nobili e Luca Poniz sono pronti a chiedere il processo immediato, dopo aver interrogato ieri l'uomo. Dalle indagini dei carabinieri del Ros di Milano, è emerso con chiarezza il progetto di Ousseynou Sy: l'obiettivo dell'uomo, secondo quanto ricostruito, era quello di portare il bus sulla pista di Linate e incendiarlo, provocando una strage. Da imputazione l'uomo aveva "l'intento di condizionare i pubblici poteri in relazione alle politiche in materia di accoglimento degli stranieri, di intimidire la popolazione".

IL COMUNE -  E il Comune di Crema sarà parte civile nel processo contro Ousseynou Sy, Lo farà, come spiegato dal sindaco Stefania Bonaldi, per «sostenere le famiglie» e «perché rappresentiamo una comunità». Riguardo alla proposta concessione della cittadinanza a Ramy Shehata e Adam El Hamami, i due ragazzi che furono determinanti nell'evitare la strage, Stefania Bonaldi ha spiegato che «era stato preso un impegno ed era necessario chiudere il cerchio, anche per ragioni educative». Il sindaco di Crema è tornata però a sottolineare come, quel drammatico giorno, la risposta della scolaresca fu «corale» e ognuno «aveva dato il suo contributo, «dimostrando di essere una squadra».

LA CITTADINANZA -  Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'interno Matteo Salvini, ha deliberato di attivare la procedura per il conferimento della cittadinanza italiana a: Rami Shehata, nato a Milano il 18 luglio 2005; Adam El Hamami, nato a Crema il 1° luglio 2006. Sono i due ragazzini che hanno aiutato a salvare i compagni durante il dirottamento di un bus scolastico. Nella relazione del ministro dell'Interno Matteo Salvini che ha accompagnato la proposta di concessione, si legge: i giovani hanno "reso eminenti servizi al nostro Paese, per aver contribuito, con il proprio gesto di alto valore etico e civico, a sventare la tentata strage , posta in essere il 20 marzo 2019 ai danni di 51 ragazzi sullo scuolabus in marcia lungo la strada provinciale Paullese in San Donato Milanese". Non solo. Il ministro dell'Interno consegnerà la medaglia d'oro al valor civile alla scuola media statale Giovanni Vailati perché "con straordinario coraggio ed eccezionale spirito di iniziativa il personale docente e non docente e i 51 studenti fronteggiavano il conducente dell'autobus… allertavano i Carabinieri… e riuscivano a liberarsi… Splendido esempio di generosa solidarietà e straordinaria abnegazione, orientati alla difesa del più alto valore della vita umana".

 

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