Investito e ucciso a Milano: "Un’aula e un parco per Momo, ti teniamo con noi"

La Puecher riparte nel nome di Mohanad investito e ucciso. Supporto psicologico per compagni e prof. Si pedala con “Massa Marmocchi“

Il punto di via Bartolini in cui ha perso la vita l’11enne la notte del 9 agosto

Il punto di via Bartolini in cui ha perso la vita l’11enne la notte del 9 agosto

Milano - Lo avevano promesso in quei giorni drammatici d’agosto: la scuola sarebbe cominciata nel nome di “Momo“. E così sarà. Pedalando insieme nelle vie che percorreva sempre lui, dando il suo nome a uno spazio della sua scuola media, la Puecher. E anche trovando un punto nel parco "dove anche il suo papà e le sue sorelle potranno sempre ritrovarlo e potremmo incontrarci tutti, per pensare a lui", sottolinea la sua professoressa di Lettere, Noemi Morrone, ancora sconvolta. Così l’istituto comprensivo Rinnovata Pizzigoni ricorda Mohanad Moubarak, quel ragazzino che tutti aspettavano tra i banchi di seconda E. La sua vita è stata spezzata a 11 anni da un pirata della strada, che lo ha travolto la notte del 9 agosto per poi costituirsi quattro ore dopo, quando ormai il cuoricino di Momo aveva smesso di battere. Mohanad era in sella alla sua bici in via Bartolini, vicino viale Monte Ceneri, e aspettava che il papà finisse di lavorare nel suo ristorante “El Sultan”, a poche decine di metri. Luoghi che saranno attraversati anche dalla prima iniziativa organizzata in sua memoria dalla scuola, in tandem con la “Massa marmocchi“ della Critical Mass.

Ricordo, condivisione, ma anche riflessione sulla sicurezza stradale in un frammento di quartiere che era già balzato alle cronache un anno fa, quando era stata investita una ragazzina di terza media che era andata a sbattere il volto contro una copertura di ferro, accanto ai binari di via Mac Mahon. Un suo compagno di classe aveva lanciato l’allarme, era stata operata d’urgenza, per fortuna oggi sta bene. "Ogni anno succede qualcosa, di più o meno drammatico, in quella zona – conferma Morrone – ripercorrere insieme quelle vie vuole essere un modo per accendere anche i riflettori sull’educazione stradale, sul rispetto di pedoni e ciclisti". Il ritrovo sarà in via Bartolini: la data definitiva sarà comunicata nelle prossime ore.

"Attenderemo l’arrivo della Critical Mass e della ghost bike che verrà posizionata in memoria di Mohanad", spiegano gli organizzatori, invitando la cittadinanza a partecipare. Un simbolo che popola numerose strade del mondo, a testimonianza di coloro che in sella hanno perduto la vita. Intanto la scuola ha iniziato a contattare esperti che supportino compagni e insegnanti in quel rientro "pesante", senza di lui. "Abbiamo già contattato la psicologa che collabora con noi per avere alcune indicazioni per il rientro e anche contatti con associazioni che possano aiutarci", spiega l’insegnante. La pedalata con la “Critical mass“ - che già collabora a diverse iniziative e aiuta i bambini della primaria a raggiungere in bicicletta la scuola - non sarà l’unica iniziativa.

«L’idea è quella di crearne una serie, anche insieme al municipio 8, per tenere Momo vicino a noi", spiega ancora la prof Morrone che proprio ieri ha raggiunto il campo di sepoltura islamico di Bruzzano. "È stato straziante - confessa - Il fatto che sia successo ad agosto, quando tutti eravamo sparpagliati e spesso lontano non ci ha dato il tempo per piangerlo insieme e rende ancora più pesante quel banco che troveremo vuoto a settembre".

 

 

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