Attraversa i binari a Cassano d'Adda, travolto e ucciso a 18 anni

Il ragazzo era insieme al fratello gemello e alcuni amici. Il macchinista non si è accorto di nulla e il treno ha proseguito la corsa

La Polfer

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Cassano d'Adda (Milano), 28 aprile 2022 -  Un gesto avventato, compiuto quasi per caso, insieme a un gruppo di amici. È morto a 18 anni falciato dal regionale Porta Garibaldi-Cremona, che non ha sentito arrivare. Tragedia ieri poco dopo le 19 lungo la massicciata ferroviaria della stazione di Cassano d’Adda: a perdere la vita è un ragazzo di origini maghrebine, Ahmed, domiciliato a Melzo ma senza fissa dimora, che con sé non aveva neppure i documenti.

L’identità, ancora da confermare, è stata ricostruita sommariamente parlando con i giovani che erano con lui, fra i quali il fratello gemello. Una vita difficile per i due, con un passato in casa famiglia e senza adulti di riferimento. Almeno questo secondo la prima ricostruzione della Polfer e dei carabinieri di Pioltello, che sono arrivati lungo le rotaie per i rilievi e le indagini.

Gli investigatori hanno escluso da che possa essersi trattato di un gesto volontario, piuttosto una leggerezza pagata con il prezzo più alto. "Non ci siamo accorti di nulla", hanno ripetuto sotto choc i testimoni dell’impatto, ancora accanto all’amico steso sulla ghiaia vicino alla palizzata di cemento. Il convoglio di Trenord non doveva fermare a Cassano e il conducente non si sarebbe neppure accorto dell’investimento, forse provocato dallo spostamento d’aria. Il macchinista ha infatti proseguito con la corsa, probabilmente fino alla destinazione. Per questo la Polfer, ieri sera, si è messa sulle sue tracce per raccogliere la sua testimonianza.

I soccorsi, ambulanze del 118 e diversi mezzi dei vigili del fuoco, sono stati tempestivi quanto vani. Ahmed è morto sul colpo. Non sono pochi i ragazzi, non solo a Cassano, che forse per sfida o per noncuranza, scelgono di ignorare i sottopassaggi e attraversare direttamente i binari, magari, come in questo caso, fuori dall’area delle banchine e in zone poco illuminate. Situazioni di pericolo contro le quali anche l’installazione di barriere non sempre produce risultati. Quella di Cassano, in posizione periferica, accanto al cantiere della tangenziale, è una stazione non sempre ben frequentata, specie nelle ore serali.

Le incombenze legate alle indagini hanno finito per avere un inevitabile impatto sulla circolazione dei treni. Fermate cancellate e ritardi fino a un’ora per i pendolari che rincasavano dopo il lavoro.

 

 

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