Writer, attacchi plateali: anche Milano è a rischio

Il blitz dei tre giovani ambientalisti che hanno riempito di segni arancioni Palazzo Madama e la minaccia del "colpiremo ancora" riporta in primo piano il tema dei graffiti su edifici storici e di pregio architettonico

Un 'writer' in azione

Un 'writer' in azione

Milano -  L'episodio plateale di tre ragazzi a Roma e il successivo “avvertimento” che colpiranno ancora riportano di attualità il tema del graffitismo nelle grandi città, dalla capitale nazionale a quella economica. Solo a Milano ci sono oltre 1.300 writer. Nuovo gesto oltre i confini. L’ultimo bersaglio è stato palazzo Matignon, sede del Governo francese Milano. Il blitz di tre giovani ambientalisti che hanno riempito di segni arancioni Palazzo Madama e la minaccia delle ultime ore (“Colpiremo ancora i palazzi del potere”) ha riportato in primo piano il tema dei graffiti su edifici storici e di pregio architettonico. Sono passate poche ore e un nuovo episodio si è verificato a Parigi: alcuni attivisti hanno lanciato della vernice arancione sulla facciata di palazzo Matignon. Anche Milano è a rischio. D’altra parte il tema graffiti è uno dei più caldi nella capitale italiana dell’economia, strettamente legato al decoro e alla sicurezza.

Il gesto di Roma è stato volutamente plateale. Ma ci sono molti altri “gesti di disobbedienza civile”, come li hanno definiti gli ambientalisti di “Ultima Generazione”, che vengono compiuti con il volto coperto, rendendo quindi irriconoscibili, nonostante le telecamere, i responsabili. "Pensare di intraprendere uno scontro diretto con chi imbratta i muri o blindare le città con forze dell’ordine e transenne rischia di rivelarsi una guerra senza vincitori. Secondo noi occorre agire su diversi fronti, anche in base alle situazioni, partendo dalla prevenzione. In alcuni casi si tratta di puro vandalismo. In altri di protesta fine a se stessa. In altri ancora, come nell’episodio al Senato, di azioni plateali di protesta sulle quali la cittadinanza è divisa tra i colpevolisti assoluti e chi, invece, trova una giustificazione sui principi valoriali alla base della contestazione. Occorre tenere presente la realtà dei fatti, considerando che solo a Milano ci sono almeno 1.300 writer. Forse il problema va affrontato con un approccio diverso e innovativo, anche con un patto pubblico- privato, perché le grandi città sono sotto gli occhi del mondo intero.

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro