Milano, truffa dei biglietti Atm: 10 dipendenti licenziati

Inceppavano la stampante per rivendere in proprio i titoli di viaggio

Biglietti Atm

Biglietti Atm

Milano 18 luglio 2018 - La truffa è finita male. Sono stati licenziati i dieci dipendenti di Atm che lo scorso gennaio vennero scoperti dopo aver messo in piedi un giro abusivo di stampa di biglietti che vendevano in nero agli Atm Point dove lavoravano. I dipendenti erano stati sospesi e denunciati e in seguito è scattato il licenziamento, come ha spiegato in commissione a Palazzo Marino il direttore generale di Atm Arrigo Giana, che ha aggiornato i consiglieri sulla vicenda ormai nelle mani delll’autorità giudiziaria. La truffa sarebbe partita nell’estate scorsa all’interno degli Atm Point, dove viene venduto poco più dell’1% dei biglietti stampandoli al momento della richiesta in modo che siano automaticamente contabilizzati.

Chi architettò il raggiro sfruttò il fatto che, quando la stampante si inceppa, se vengono prodotti più biglietti di quanto richiesto quelli eccedenti vengono scartati. Ai dipendenti  venne in mente di provocare gli inceppamenti per far stampare biglietti che non venivano contabilizzati. Poi, anziché buttarli via, li tenevano nel cassetto per venderli “in proprio” guadagnandoci l’intero ricavato. L’azienda si accorse che qualcosa non andava perché lo scorso mese di ottobre il numero di biglietti scartati era salito a mille e settecento, mentre di solito in un mese non superano i trecento. Così, andando a ritroso su chi aveva utilizzato le stampanti, Atm è risalita ai nomi.

A gennaio un’ispettrice entrò nell’Atm Point di Duomo, chiese due carnet e l’impiegata glieli porse prendendoli da un cassetto senza stamparli “in diretta”. Era la prova della truffa. È risultato che un solo impiegato avrebbe guadagnato illecitamente almeno 23mila euro stampando circa 1.800 biglietti. In totale i biglietti “falsi” sono stati 6.497. L’ammanco per la società che gestisce i trasporti milanesi è risultato di 70mila euro: al momento Atm ne ha recuperati 50mila e altri 15mila stanno rientrando a rate. I dieci dipendenti infatti hanno ammesso le loro responsabilità e si sono offerti di restituire la somma.

Dopo questo episodio, Atm ha preso provvedimenti e adesso tutti i biglietti stampati vengono contabilizzati, anche quelli difettosi. Inoltre la società sta rivedendo le procedure di gestione del contante e quelle organizzative in azienda. Anche nelle stazioni della metropolitana di Gorla e Romolo sono emerse irregolarità sull’emissione e la vendita di biglietti, da parte di privati, a cui Atm ha rescisso il contratto di vendita. Anche questo caso è in mano all’autorità giudiziaria.

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