Atm, lo sciopero riesce. "Ecco le nostre richieste"

Metrò chiuso per la protesta di sindacati e lavoratori contro le aggressioni. "Più controlli. E spray al peperoncino per il personale"

Migration

di Giambattista Anastasio

Lo sciopero indetto soltanto sabato, con appena 48 ore di preavviso, ha funzionato: su tutte e quattro le linee della metropolitana le corse dei treni, dalle 11 alle 13, sono state sospese e le stazioni hanno chiuso. Ora i sindacati e i lavoratori di Atm chiedono che si apra, invece. Che si apra un tavolo istituzionale nel quale confrontarsi sui problemi di ordine di pubblico che si verificano lungo le linee del trasporto pubblico, quelle sotterreanee come quelle di superficie. L’ultimo è quello avvenuto nella notte tra venerdì e sabato alla stazione San Donato della Metropolitana, dove un agente di stazione è stato picchiato da un gruppo di 4 ragazzi. Proprio per questi fatti è stato convocato lo sciopero di ieri. Oltre al tavolo istituzionale, i sindacati e i lavoratori Atm chiedono che si apra, una volta per tutte, a soluzioni concrete, a risposte che non durino giusto il tempo di un annucio. Richieste, queste, inviate alla Prefettura, in quanto istituzione garante dell’ordine pubblico, alle forze dell’ordine, alla stessa Atm e al Comune.

"Chiediamo un tavolo con azienda, Prefettura e istituzioni – fa sapere Alberto Beretta, coordinatore coordinatore regionale della Filt-Cgil durante il punto stampa organizzato ieri mattina di fronte alla sede di Atm –. Questa escalation di aggressioni rende necessario un passo in avanti nella tutela dell’ordine pubblico. Non si può più aspettare, gli episodi sono troppi. E poco importa che le statistiche dicano che gli episodi non sono in aumento perché aumenta, purtroppo, la gravità delle aggressioni". Beretta chiede, allora, "più presenza delle forze dell’ordine e più coordinamento insieme all’azienda e richiesta forte di essere presenti ai tavoli e di essere ascoltati". Accanto a lui c’è Franco Fusca, coordinatore Tpl della Fit-Cisl: "Bisonga intensificare il presidio delle forze dell’ordine, ampliare il loro orario di servizio – conferma – ma anche dotare il personale Atm, in particolare chi sta a contatto con i passeggeri, di strumenti di autodifesa quali lo spray al peperoncino, dopo opportuna formazione". Per Roberto Errante, segretario regionale della Uiltrasporti, serve "una campagna di sensibilizzazione tra i giovani perché imparino a rispettare chi lavora in un servizio pubblico e le regole. La security Atm deve, poi, essere più visibile". Pasquale Ferri, delegato dell’Orsa, ritiene necessario "il doppio agente di stazione in tutte le fermate complesse della metropolitana, l’oscuramento delle cabine su tutte le linee della metro, un aumento del presidio delle forze dell’ordine e, nel weekend o in occasione di eventi speciali, un prefiltraggio ai tornelli sempre da parte delle forze dell’ordine".

mail giambattista.anastasio@ilgiorno.net

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro