Atm, 570 emendamenti: opposizione sulle barricate per l'aumento dei biglietti

Milano, 11 giugno 2019 - Il sindaco di Milano Giuseppe Sala aveva espresso l’auspicio di «partire» al più presto con le nuove tariffe del trasporto pubblico, perché «il tempo per discutere è finito». Ma sulla strada del provvedimento che porterà all’aumento del biglietto singolo Atm da 1.5 a 2 euro c’è una pioggia di emendamenti (oltre 570) presentati in Consiglio comunale, con l’opposizione sulle barricate. Ieri la discussione è entrata nel vivo, con una discussione fiume sugli emendamenti nel percorso che secondo gli auspici della maggioranza dovrà portare all’applicazione delle nuove tariffe a partire del prossimo 15 luglio. Trecento emendamenti sono stati depositati solo dal consigliere comunale ed europarlamentare della Lega Silvia Sardone. «È una battaglia popolare e a favore dei milanesi», spiega. Tra le richieste l’introduzione di un «biglietto breve a prezzo minore per chi percorre un certo numero di fermate o di chilometri», che i cittadini dell’hinterland «non vengano penalizzati sugli abbonamenti» e un ritocco al ribasso di tutte le tariffe.

«Per rendere difficile la vita ai furbetti - sottolinea Sardone - si potrebbe reintrodurre la figura del bigliettaio sui mezzi di superficie, oppure pensare all’installazione di macchinette che diano la possibilità ai passeggeri di comprare i biglietti a bordo». Anche il Movimento 5 Stelle ha messo sul tavolo una serie di emendamenti, 40, chiedendo alla maggioranza di mostrarsi «dialogante e collaborativa». Tra le proposte elencate dal capogruppo M5s Simone Sollazzo una tariffazione agevolata per le famiglie e i soggetti più bisognosi, il prolungamento della durata di validità dei titoli di viaggio da 90 a 120 minuti, l’eliminazione degli sconti per i consiglieri comunali e il ticket gratis fino ai 16 anni. E la maggioranza ha presentato un emendamento che prevede l’introduzione a partire dal 2020 del biglietto breve a prezzo diminuito: oggi proseguirà il dibattito in aula.