Milano, stop all’alcol in centro per Atalanta-Valencia

La decisione della Prefettura: stop a vetro e lattine dal Duomo a corso Como

La guerriglia urbana scatenata dai tifosi del Valencia contro i rivali del Barcellona

La guerriglia urbana scatenata dai tifosi del Valencia contro i rivali del Barcellona

Milano, 18 febbraio 2020 -  Stop all’alcol prima di Atalanta-Valencia di Champions League. La decisione è stata comunicata ieri da Palazzo Diotti, a 48 ore dal fischio d’inizio dell’atteso match d’andata degli ottavi di finale tra la Dea di Gian Piero Gasperini e la squadra spagnola: "In occasione della gara, per garantirne il regolare svolgimento, il prefetto Renato Saccone ha vietato la somministrazione e la vendita di bevande alcoliche e superalcoliche, sia in forma fissa che ambulante, nonché la vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro e lattine nella zona di San Siro e dintorni e nelle zone di Corso Como, della Darsena e del centro città". Una misura, già adottata più volte nel recente passato nei casi di partite considerate a rischio o con afflusso particolarmente nutrito di tifosi ospiti, che punta a evitare che gli ultrà in arrivo dall’estero bivacchino in centro per ore, prima di avviarsi verso il Meazza in metropolitana.

Una misura che dà un ulteriore segnale dell’attenzione massima che istituzioni e forze dell’ordine stanno riservando all’evento in programma domani sera alle 21. A preoccupare è soprattutto la storica alleanza che lega l’ala dura del tifo valenciano, il gruppo Yomus, alla Curva Nord di marca nerazzurra: il patto è stato siglato dal 2004, e da allora si è rinsaldato in più occasioni sia a Milano che in Spagna. Il timore degli investigatori è che spagnoli e interisti si coalizzino per “rovinare la festa“ ai tifosi atalantini, che arriveranno in massa (più di 40mila spettatori attesi, circa 2mila gli iberici con biglietto) per spingere la Dea all’impresa continentale.

Il fatto che una delegazione di valenciani fosse presente fuori dal Meazza prima dell’ultimo derby – quando circa duecento tifosi presero d’assalto con bottiglie e petardi agenti e carabinieri in assetto antisommossa – lascia ipotizzare che gli interisti vogliano ricambiare il favore domani sera. Del resto, non è un mistero che gli ultrà della Nord non abbiano mai digerito il via libera concesso all’Atalanta per l’utilizzo di San Siro per le partite casalinghe di Champions League: nei giorni delle partite, a cominciare da quella del primo ottobre contro lo Shahktar Donetsk, una delegazione di interisti presidia simbolicamente l’ingresso del Baretto, storico ritrovo per chi prende abitualmente posto sugli spalti del secondo anello verde.

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