Quegli scatti in bianco e nero e l’anima della Milano che sa donare

Alcune perle dell’archivio de Il Giorno all’asta per aiutare la Lilt nella «casa»dell’Esercito a Palazzo Cusani

A sinistra  Ilaria Malvezzi, direttore generale  della Lilt  con Teocoli  e Luca Curradi battitore dell’asta

A sinistra Ilaria Malvezzi, direttore generale della Lilt con Teocoli e Luca Curradi battitore dell’asta

Milano, 1 novemrbe 2017 - «Quando si fotografano persone a colori, si fotografano i loro vestiti. Quando si fotografano persone in bianco e nero, si fotografano le loro anime!». Ieri, l’aforisma del grande fotoreporter canadese Ted Grant è sembrato aleggiare sull’Asta Charity organizzata da Il Giorno, occasione per trasformare alcune perle degli archivi del nostro quotidiano fondato da Enrico Mattei in un forte gesto di solidarietà e per fare di vecchie foto e stampe il sostegno alla preziosa attività della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT). Location di prestigio, Palazzo Cusani, sede del 3° Corpo d’armata Comando Militare Esercito Lombardia che ha voluto così ribadire il suo noto impegno a favore della città e dei grandi temi sociali. E contributo essenziale della nota casa d’aste inglese Bonhams, assieme al patrocinio dell’Unione Artigiani e alla presenza, graditissima, dell’attore Teo Teocoli in veste di battitore. Trenta lotti e centinaia di scatti, caricature e scontorni firmati da agenzie fotografiche e reporter di prestigio, a raffigurare i primi 61 anni di storia de Il Giorno, con il celebre «Omino in pigiama» dell’illustratore francese Raymond Savignac» impresso in un grande poster, emblema di un giornale che alla fine degli Anni ’50 avrebbe rivoluzionato la stampa nazionale e regalato ai lettori firme e volti diventati monumenti del giornalismo come Tiziano Terzani e Gianni Brera, Luigi Veronelli e Mario Soldati.

Un viaggio nel tempo e nella memoria, con bozzetti caricaturali su Bramieri e la Bardot, sulla Vanoni e su Presley. Foto mitiche di personaggi altrettanto iconici come Mick Jagger al Palalido (nel ’67) e Dario Fo all’Odeon (nel ’63), Cochi e Renato immortalati dal grande fotoreporter Uliano Lucas nel ’69 e poi la Fracci e la Callas, Grace Kelly e Vittorio Gassman nel film «Il sorpasso» di Mario Risi del ’62. Il tempo che passa e quello che passava. Con un quotidiano – come Il Giorno – che più di altri aveva l’istinto di camminare un passo davanti a tutti, la grafica innovativa, il colore in prima pagina, i reportage da mezzo mondo, le grandi firme che raccontavano l’Italia che entrava nell’era del boom economico ma anche le rivendicazioni operaie, la contestazione e le nuove tendenze, originali o mutuate da oltre oceano. Con i grandi fotografi capaci di cogliere l’attimo fuggente e di fissare in un clic la realtà com’era o come avrebbe potuto essere. Ieri sera, i tanti «grazie» per la serata sono stati espressi dal direttore del Giorno Sandro Neri: all’Esercito rappresentato dai generale Roberto Perretti e Michele Cittadella, a Luca Curradi, responsabile Bonhams Nord Italia, all’Unione Artigiani, a Stefano Passarelli autore della preziosa catalogazione assieme agli altri colleghi dell’archivio del nostro quotidiano, e alla tipografia per la bella pubblicazione dal titolo «Perle, volti e storie». Con l’intervento a tratti commovente di Ilaria Malvezzi, direttore generale della LILT, destinataria della generosità poi dimostrata dal pubblico che ha voluto assicurare il successo della serata benefica. Curiosa metamorfosi: quelle messe all’asta erano solo immagini. Ma ieri sera sono diventate la fotografia di un’epoca e di una certa Milano. Di un suo modo di essere. E di dare.

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