Assistenza a 360 gradi nella Casa di comunità

Inaugurata a Bollate la struttura già attiva dallo scorso luglio nei padiglioni 63 e 70 del Pot. Ci lavorano 225 operatori

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di Roberta Rampini

Anticipa le possibili obiezioni il direttore generale dell’Asst Rhodense, Germano Pellegata, "come potete vedere questa Casa di comunità non è un contenitore vuoto, qui ci sono servizi, professionisti che lavorano dal mese di luglio e un discreto numero di pazienti presi in carico". La Casa di comunità di cui parla è quella di Bollate, realizzata nei padiglioni 63 e 70 del Pot di via Piave, attiva da mesi ma inaugurata ufficialmente ieri mattina. A tagliare il nastro l’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità della Regione Lombardia Elena Lucchini, il direttore generale dell’Asst Rhodense Pellegata e il sindaco bollatese Francesco Vassallo. "Oggi facciamo un altro importante passo in avanti nel garantire ai cittadini lombardi una sanità di prossimità, che mira a mettere al centro la persona e a fornire un’assistenza a 360 gradi – dichiara l’assessore regionale –. L’investimento sulla medicina del territorio da parte della Regione trova una concretizzazione in queste strutture dove, grazie anche alla collaborazione con il mondo del sociale, viene rafforzata l’integrazione tra l’assistenza sanitaria, sociosanitaria e socioassistenziale".

Nella Casa di comunità bollatese lavorano 225 operatori, tra medici specialisti, infermieri di famiglia, professionisti della salute, medici di medicina generale, assistenti sociali e personale amministrativo. Ci sono un punto unico di accesso, primo contatto tra il cittadino e la struttura. La centrale operativa territoriale (Cot), ambulatori specialistici dalla cardiologia al Centro Alzheimer, punto prelievi, servizi infermieristici, ambulatori dei medici di base e della guardia medica, servizi per la salute mentale, le dipendenze patologiche e la neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza, l’attività vaccinale. I numeri testimoniano il lavoro di questi mesi: 225 accessi al servizio infermieristico e 450 pazienti cronici presi in carico. "Con l’integrazione tra cure primarie e assistenza specialistica ambulatoriale, le strutture e gli operatori diventeranno un costante punto di riferimento per la comunità", aggiunge Pellegata. Per Bollate e per il territorio che anni fa si erano mobilitati per impedire la chiusura dell’ospedale, la Casa di comunità rappresenta un importante traguardo. "L’inaugurazione di oggi è il risultato di anni di impegno delle amministrazioni, di relazioni, incontri pubblici e di collaborazione con le istituzioni regionali che hanno accolto l’appello di assicurare ai nostri cittadini una struttura ospedaliera di prossimità e recepito le richieste dei sindaci di valorizzare la struttura di via Piave – ha dichiarato il sindaco Vassallo – quando saranno conclusi i lavori di adeguamento ci sarà anche l’Ospedale di comunità, che dovrebbe essere inaugurato entro i primi mesi del 2024".

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