Assalto armato in sala slot per poi scappare ai Caraibi

A metà ottobre avevano rapinato oltre 18mila euro a un locale di Solaro. Due pregiudicati arrestati mentre stavano pianificando un secondo colpo

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di Roberta Rampini

Volto coperto, giacconi di taglie più grandi per camuffare la corporatura, guanti in lattine per non lasciare impronte, un furgone rubato a Nerviano e pistole in pugno. Avevano rapinato una sala slot di Solaro e stavano progettando un secondo assalto prima di Natale per trasferirsi ai Caraibi, i due pregiudicati arrestati ieri mattina dai carabinieri della Compagnia di Rho. In manette un 58enne e un 65enne, entrambi di Saronno, accusati di rapina aggravata e furto in concorso. Al 65enne è stata riconosciuta l’aggravante di aver commesso il fatto in regime di detenzione domiciliare. Le indagini sono iniziate immediatamente dopo la rapina alla Queen Slot di Solaro, il 13 ottobre. Ad incastrare i due malviventi sono state le immagini dei varchi stradali e quelle dei circuiti di videosorveglianza che hanno consentito di ricostruire tutti gli istanti della rapina. I filmati hanno indirizzato i sospetti sul 58enne proprietario dell’auto lasciata nelle vicinanze della sala giochi e utilizzata per la fuga. Poi le intercettazioni telefoniche e ambientali in macchina hanno portato a riconoscere il complice. Secondo quanto ricostruito i due rapinatori una volta all’interno della sala slot hanno puntato l’arma al volto dell’unico dipendente che c’era in quel momento, con toni minacciosi si sono fatti consegnare i 17.957 euro custoditi nelle casseforti, Gratta e Vinci per 850 euro e i 150 euro che il dipendente aveva nel portafoglio. Poi lo hanno costretto a sdraiarsi intimandogli di non parlare.

Con il bottino si sono allontanati sul furgone rubato, hanno percorso poche centinaia di metri, lo hanno abbandonato e sono scappati a piedi verso la macchina, buttando via i giubbotti. Oltre ad identificare i rapinatori le intercettazioni hanno consentito di scoprire l’intenzione dei due banditi di compiere un’altra rapina prima di Natale, i due infatti stavano cercando un mezzo adatto da rubare e da utilizzare. Desideravano dare una svolta alla loro vita e andare ai Caraibi. Per queste ragioni la Procura di Monza ha firmato un decreto di fermo e ora i due sono in carcere a Busto Arsizio.

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