Assago, faccia a faccia col killer: "Mia moglie ferita. Gli altri strisciavano nel sangue"

L’uomo di 74 anni si è trovato davanti all’assassino del Carrefour: "Si è messo a correre verso di noi mentre prendevamo il latte"

Assago (Milano) - "C’erano persone che rantolavano e strisciavano sul pavimento pieno di sangue. Io e mia moglie siamo due miracolati". La voce trema. Gli occhi sono quelli di chi ha passato una notte insonne. L’uomo, di 74 anni, giovedì sera era nel supermercato Carrefour del centro commerciale Milanofiori ad Assago insieme alla moglie quando Andrea Tombolini si è messo a correre tra le corsie con un coltello in mano appena prelevato da un espositore scagliandosi sugli sconosciuti che incrociava. A caso. Ne ha pugnalati cinque, uccidendone uno e mandandone quattro all’ospedale, tra cui la moglie dell’uomo, di 72 anni.

"Per un soffio, non sono stato accoltellato anch’io. Mentre mia moglie è stata ferita alla mano destra", continua. La donna è stata poi soccorsa in codice giallo al San Gerardo di Monza dove è stata visitata e medicata, venendo poi dimessa con una prognosi di 30 giorni.

La mano fasciata della donna ferita
La mano fasciata della donna ferita

"Siamo rientrati a casa dopo l’1 di notte. Stremati e ancora sotto choc", sottolinea il marito. Ieri mattina la coppia era a casa, in una palazzina signorile alla periferia sud ovest della città. Alle 11.30 lui esce per la spesa, "quella che non siamo riusciti a fare giovedì sera. Ma ci riteniamo fortunati".

Rivive quei momenti di terrore. "Eravamo di fianco allo scaffale del latte quando quell’uomo si è messo a correre dal fondo della corsia, verso di noi. Mia moglie era al cellulare (stava parlando con nostra figlia), chinata per prendere il latte. È stato un attimo: si è sollevata e si è trovata quest’uomo davanti alla faccia. Istintivamente ha sollevato le braccia, con il telefono si è fatta scudo. Io ero pietrificato. Inizialmente nemmeno ci siamo accorti fosse stata ferita. La gente attorno urlava “scappate, scappate“ e noi ci siamo messi a fare la stessa cosa passando da una corsia all’altra per avvertire le altre persone. Mentre ci spostavamo, mia moglie si è resa conto di perdere sangue da due dita. Io nel frattempo ho pure chiamato il 112".

Un minuto dopo l’inizio della corsa folle di Tombolini con la lama in pugno. Il settantaquattrenne non è riuscito neppure a guardare negli occhi l’aggressore, "è avvenuto tutto all’improvviso, in una manciata di secondi. Io non ho fatto in tempo a reagire. Non sapremo mai se la sua intenzione era quella di accoltellare mia moglie e magari anche me. Per fortuna lei è stata ferita lievemente. Ma la paura resta. Mai mi sarei aspettato di vivere una cosa simile in un supermercato". Dove peraltro si è ritrovato per caso.

"Io e mia moglie non andiamo abitualmente al Carrefour di Assago. Giovedì sera però stavamo rientrando in città dopo essere stati fuori Milano e, arrivando dall’autostrada, ci siamo detti: “andiamo al Fiordaliso o a Milanofiori?“ Abbiamo preso la decisione sulla base della coda di auto in strada, pensando che al Carrefour avremmo risparmiato tempo". Non è stato così. Si sono ritrovati nel posto sbagliato al momento sbagliato. "Ma siamo vivi e stiamo bene. Siamo due miracolati".

 

 

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