Asilo nella bufera per maltrattamenti "Ho lavorato lì, accuse assurde"

Baby in Wonderland di Vanzago, la psicologa Santarelli difende la struttura: mai notato niente di anomalo

di Roberta Rampini

"Ho lavorato in quell’asilo nido fino a pochi mesi fa e posso garantirvi che le accuse rivolte sono assurde. Faccio supervisione sui bambini, sulle educatrici, svolgo corsi per genitori e conosco la serietà e la professionalità della direttrice-titolare". L’asilo nido in questione è il Baby in Wonderland di Vanzago finito nel mirino delle indagini dei carabinieri di Legnano per reiterati maltrattamenti nel confronti di 17 bambini da parte della direttrice e di cinque maestre. La testimonianza è di Francesca Santarelli, psicologa psicoterapeuta di Milano, che lavora nel campo dell’infanzia e della genitorialità, che ha deciso di mettere nome e volto in difesa della struttura. "Quando nei giorni scorsi ho letto gli articoli che riportavano gli episodi che sarebbero accaduti nell’asilo nido inizialmente ho pensato di essermi sbagliata, ho pensato che non poteva essere lo stesso nido dove ho lavorato per alcuni mesi. Gli ultimi incontri li ho fatti a dicembre, poco prima delle vacanze natalizie e quindi ho ben presente cosa succede lì", racconta la psicologa.

"Sono andata molte volte per fare super-visione alle attività che svolgono le educatrici, anche insieme ad uno psicomotricista. Se osservo nei bambini qualche difficoltà, per esempio un bambino che parla poco, che morde i compagni, ne parlo con la direttrice, con le maestre e con i genitori per capire le cause - racconta la Santarelli -. Ho fatto anche incontri di formazione per le maestre e con i genitori su temi che riguardano la prima infanzia. Non ho mai notato niente di anomalo nel metodo educativo dell’asilo nido anzi ho detto anche alla titolare che se l’avessi conosciuta prima avrei affidato a lei anche i miei figli". Insomma tutt’altro che l’asilo nido descritto nell’ordinanza di misura cautelare notificata sabato mattina alla direttrice e alle cinque maestre con la quale sono state interdette dall’esercizio della professione per 12 mesi. "Quando c’ero io non ho mai incrociato le stagiste. Ma mi chiedo come si faccia a dar credito a testimonianza di studentesse che non sanno nulla di psicopedagogia e non al personale qualificato e genitori - conclude la psicologa -. Una delle intercettazioni riportate dai giornali è una conversazione in cui si parla di cosa è maltrattamento. A volte la stessa sgridata può essere interpretata in più modi. Io dico che il rimprovero non deve toccare l’autostima di un bambino e all’asilo di Vanzago non ho mai visto comportamenti che insidiavano l’autostima dei piccoli".

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